LA GAZZETTA DELLO SPORT – Salvini ritiene «poco credibile» il racconto fatto da Gegig nei suoi 3 interrogatori.
RASSEGNA STAMPA – Sono circa 40 le partite, alcune di A, manipolate da Almir Gegic. Lo scrive il gip di Cremona Guido Salvini nelle motivazioni che hanno accompagnato il rigetto dell’istanza di scarcerazione, presentata dagli avvocati del serbo. Sei pagine nelle quali è ricostruita la vicenda dell’ex latitante (si è costituito lo scorso 26 novembre), ribadendo l’importanza gerarchica nella struttura che ha corrotto i giocatori per ottenere risultati sicuri sui quali scommettere e sottolineando come siano ancora possibile l’inquinamento delle prove (molti protagonisti ancora non sono stati smascherati a iniziare dal Mister X, considerato in grado di taroccare le sfide di A) e la fuga dal processo.
Ecco perché Salvini ritiene «poco credibile» il racconto fatto da Gegig nei suoi 3 interrogatori. Specie «con riferimento ai rapporti con Ilievsky (il presunto boss del gruppo, tuttora latitante, ndr) dei cui spostamenti e coinvolgimenti, come quello in occasione della partite con la Lazio, non sarebbe stato al corrente». In sostanza, Gegic mente quando afferma di non sapere nulla delle presunte combine più importanti e sui rapporti con Singapore, mentre dai riscontri in mano agli inquirenti è evidente il contrario. Per il gip appare «probabile un atto istruttorio di confronto tra Gegic e quanto meno Gervasioni e Carobbio (due pentiti, ndr), dato che Gegic ne ha confermato in parte le dichiarazioni, ma ha cercato di mettere in dubbio il loro racconto degli eventi del calcioscommesse». Il gip ricorda come «gli indagati da interrogare sono ancora molte decine» e le indagini «sono ben lontane dalla conclusione».