LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’a.d. del Parma: “In questo caso la diffida non basta”…
RASSEGNA STAMPA – (A. Tosi) – Sono 107 gli pseudo tifosi juventini, tutti appartenenti ai Viking, un gruppo vicino all’estrema destra di estrazione milanese, che la Polizia di Parma ha accompagnato domenica sera in Questura per i riconoscimenti a seguito degli incidenti che hanno movimentato domenica mattina, intorno alle 11, la vigilia della partita Parma-Juventus con l’assalto al bar Gianni, ritrovo abituale dei sostenitori gialloblù, in gran parte devastato da questi teppisti che a volto coperto e armati di bastoni hanno seminato panico e paura tra gli avventori, in gran parte anziani e famiglie con bambini, che a quell’ora erano all’interno del locale. Due persone sono rimaste ferite per fortuna in maniera non grave. Solo la prontezza di spirito del titolare Stefano Schianchi che ha abbassato la saracinesca ha evitato danni più seri mettendo in sicurezza i propri clienti. I funzionari della Questura stanno esaminando filmati e raccogliendo ogni elemento per determinare le responsabilità in capo a questi sedicenti tifosi per poi attivare le procedure amministrative che competono alla Polizia, ovvero l‘emissione dei Daspo. Invece, per le responsabilità penali (danneggiamento aggravato e lesioni personali sono le fattispecie criminose più evidenti), sarà la Procura della Repubblica dopo le denunce delle parti lese che al momento non risultano ancora sottoposte all’attenzione del magistrato. La reazione del Parma è tutta nelle parole molto dure ma condivisibili del d.g. Leonardi ieri, a margine di un evento societario: “Dopo l’introduzione della tessera del tifoso per prevenire gli incidenti mi aspetto provvedimenti esemplari visto che questi soggetti sono tutti schedati ma sono curioso di vedere come va a finire e soprattutto quale sarà l’entità della pena. Sono venuti a turbare una città civile ed educata come Parma dove regna il fair play. Sento parlare del Daspo, ma per questa gente la diffida non basta. Bisogna mandarla in galera”.