LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Ho detto io a Vucinic di lasciarla a Giovinco. Giocare su tre fronti è logorante per la Juve”…
RASSEGNA STAMPA – (G.B. Olivero) – Conte urla “lascia” a Vucinic, Mirko lascia il pallone per Giovinco, Paletta non lo lascia arrivare a Seba e lo lancia avanti, Caceres lascia passare Sansone che tira e lascia immobile Buffon. Morale: la Juve lascia due punti a Parma. “La partita era morta” osserva un Conte troppo sereno per essere vero. “Oggi sono stato io il pip-player. Mi prendo io la responsabilità – spiega l’allenatore – perché ho urlato a Vucinic di lasciare il pallone facendo velo per Giovinco. Paletta è stato bravissimo a intervenire e lanciare Sansone con un passaggio perfetto. Peccato, perché la prestazione era stata buona a differenza di quanto era accaduto contro la Sampdoria. E ormai assaporavamo la vittoria”. Conte (che per la prima volta nella sua gestione ha conquistato 1 punto in due partite) è fin troppo onesto nell’attribuirsi le colpe di un pareggio che affonda altrove le proprie radici. Al di là del discorso sull’attacco che non segna e comunque non risolve mai le partite intricate, nei mesi scorsi alla Juve bastava un gol per addormentare la gara. Adesso non è più così e se Conte si auto-accusa resta il fatto che in due secondi e con un solo passaggio il Parma sia arrivato dal centrocampo fin davanti a Buffon. Conte spiega il calo di risultati della squadra con i molti impegni (“Giocare su tre fronti è logorante”) e con la necessità di costruire (“Il progetto non è completo, anche noi abbiamo i lavori in corso. E senza spendere né spandere in un anno e mezzo abbiamo fatto grandi cose”). La Lazio, intanto, è sempre più vicina, ma Conte evita ogni polemica dopo il clamoroso fallo di mani di Floccari: “Ci sono episodi a favore ed episodi contro. E’ impossibile che il gol della Lazio abbia la stessa rilevanza mediatica riservata solitamente ai fischi arbitrali che riguardano la Juve. Io voglio solo equilibrio nei giudizi: quando capiterà un errore a nostro favore, mi auguro di non sentire le solite frasi e quando capiterà a me di lamentarmi non vorrei che mi si rispondesse “no, tu sei la Juve e quindi devi stare zitto””. Secondo il tecnico bianconero “a Parma non serviva la terza punta, stavamo giocando bene. Siamo solo stati imprecisi nell’ultimo passaggio, ma nonostante i supplementari di mercoledì abbiamo dimostrato di stare bene. Sappiamo che il campionato è lungo, che ci sono molti competitori anche se qualcuno (Capello, ndr) non è d’accordo. Non sarà facile rivincere il campionato“.