Il tecnico dell’Inter, alla vigilia del quarto di finale contro il Bologna ribadisce che potranno arrivare grandi colpi solo nel caso in cui parta qualcuno…
Andrea Stramaccioni si prepara ad affrontare i quarti di finale di Coppa Italia contro il Bologna e parla ai microfoni di Rai Sport della partita di domani sera:
Quanto è importante questa partita?
“Credo che l’Inter ritenga di dare la giusta importanza alla Coppa Italia, che per noi è un obiettivo al pari del campionato e dell’Europa League e per il quale cercheremo di arrivare il più avanti possibile. Siamo consapevoli di incontrare una squadra in forma e soprattutto del fatto che si tratta di una gara secca: abbiamo già visto che ne ha fatto le spese il Napoli perché il Bologna è in grado di mettere qualsiasi avversario in difficoltà. Sarà una partita da prendere con grande concentrazione e da onorare fino alla fine“.
Quattro a zero al Chievo, che indicazioni può dare a Stramaccioni questa partita?
“Ripeto, il Bologna è in un ottimo momento, sta dimostrando di avere solidità e anche qualità davanti. Vedo Stefano Pioli come uno degli allenatori più preparati del nostro campionato e adesso è riuscito anche nell’importante impresa di avere equilibrio tenendo in campo tre giocatori offensivi mettendo in campo Gabbiadini, Diamanti e Gilardino come ci era riuscito l’hanno scorso con Ramirez più altri due. Quindi, avremo grande rispetto, ma noi vogliamo arrivare in semifinale“.
Sarà recuperato qualche giocatore infortunato per la gara di domani?
“Sembra tanto, ma sono passate solo 48 ore dalla partita contro il Pescara. I recuperi sicuri sono quelli dei due squalificati, Andrea Ranocchia e Juan Jesus. Per quanto riguarda gli infortunati, credo che la linea sarà uguale a quella di sabato perché ripeto, sono passate 48 ore e cercherò di averli tutti a disposizione per il prossimo weekend“.
Il girone di ritorno è cominciato con 2 punti guadagnati sulla Juventus, che adesso ha 7 lunghezze di vantaggio. Insomma, il campionato è ancora molto lungo, Stramaccioni questo lo dice spesso…
“Io lo dico spesso parlando di noi, ma non ci deve trarre in inganno la posizione della prima in classifica perché noi dobbiamo fare il nostro percorso: dobbiamo assolutamente ritornare in Champions League, soprattutto dobbiamo ritrovare continuità, quella che ci è mancata nel girone di andata perché dopo un grandissimo periodo abbiamo perso e lasciato un po’ troppi punti per strada. Questo girone di ritorno dovrà regalarci un’Inter più continua sia nei risultati, ma anche nelle prestazioni, secondo me siamo sulla strada giusta“.
C’è però la sensazione che sia la Juventus che le altre davanti non siano così tanto più forti: sono tutte squadre che hanno degli alti e bassi e non sembrano essere così nettamente superiori all’Inter.
“Scindo la mia analisi: nella gara singola abbiamo sempre dimostrato di essere competitivi, contro qualsiasi avversario ci sia stato davanti o a pari punti in classifica, però bisogna riconoscere – e lo facciamo con serenità e umiltà – che loro sono stati più continui di noi, hanno perso meno punti per strada. Credo che la nostra forza negli scontri diretti ci dia la consapevolezza che noi ci siamo e ci saremo fino in fondo però i punti persi per strada, soprattutto qualcuno di troppo con le cosiddette piccole, ci sono serviti di grande riflessione per lavorare e non ripetere nel girone di ritorno questi errori. Fermo restando che nel nostro campionato, lo vediamo ogni domenica e ora ne hanno fatto le spese anche Roma e Fiorentina, è difficile avere continuità perché la concorrenza è molto agguerrita“.
Com’è la situazione generale dell’Inter in questo periodo di calciomercato?
“Credo sia normale, in un periodo come quello attuale, che anche squadre già molto competitive cerchino di migliorarsi. Noi in ugual modo, l’abbiamo già detto più volte che questo è il primo anno di un progetto, abbiamo chiuso il mercato estivo con un’Inter in testa, l’evoluzione del campo ci ha portato al 1° gennaio ad avere in campo un’Inter diversa da quella che si pensava quest’estate, ma il progetto rimane lo stesso quindi è normale che cercheremo, con il lavoro dei direttori e con il presidente Moratti, di centrare qualche obiettivo tecnico che possa migliorare l’Inter“.
Andrea Stramaccioni aveva detto “grandi colpi non a gennaio”. È ancora convinto di questo?
“Avevo detto così perché non mi piace illudere i nostri tifosi. Secondo me, se non sono abbinati a delle cessioni importanti, i grandi colpi non arriveranno. Nel momento in cui si concretizzerà qualche cessione allora tutto è possibile“.