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ROMA. ZEMAN: “Guardiola-Baldini? Sapevo tutto. A Catania non sarà facile”

Il tecnico ha incontrato i giornalisti alla vigilia della sfida con il Catania…

(Getty Images)

 

CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia della sfida al Massimino contro il Catania, la prima del girone di ritorno, Zeman incontra i giornalisti a Trigoria per la consueta conferenza. Ecco le sue dichiarazioni:

Si è appena messo alle spalle un girone di andata con molti alti e bassi. Che risposte cerca a partire da domani, visto che è mancata soprattutto la continuità? “Non li cerco da domani, li cerco dalla prima giornata. il problema dei risultati è che non sempre hanno corrisposto alle nostre prestazione. spero troveremo la contintuià nei risultati perchè sul piano di gioco sonon stato spesso contento.”

La crescita in quali aspetti va cercata? “Nella continuità nei 90 minuti e la voglia di competere sempre, a volte noi molliamo cinque minuti. la crescita è solo mentale, non tecnica nè tattica”.

Non c’è Osvaldo ma ci sarà Destro, che valutazione ha di lui globalmente? “Per me rimane quello del motivo per cui lo abbiamo preso, per me ha grandi mezzi e qualità e quindi me lo sta confermasndo, normale che quando si perde si dice colpa di Destro, per me non è così, per me è un giocatore importante e diventerà ancora più importante”.

Lei non ama scomettere, ma scommette su una Roma che può centrare l’obiettivo fissato dalla società? “Noi ci dobbiamo provare, è il nostro compito, nel girone d’andata si è visto che possiamo competere con tutti”.

Ha parlato di mancanza di continuità, è solo questo il problema della Roma? “Quanto manca perchè diventi la squadra di zeman?
“Le squadre perfette non esistono, noi abbiamo sbagliato più del normale, abbiamo subito tanto in situazioni in cui non si doveva subire, ripeto, il concetto di concentrazione e applicarsi di più specialmente domenica”.

Catania campo difficile, la Roma è all’altezza delle grandi? Potenzialmente è da vertice? Anche lì, dalla distanza numerica sui punti penso che non ci colloca tanto lontano da loro, noi dobbiamo cercare di recuperare e fare meglio di loro, non sarà facile ma per me si può fare”.

Destro, si aspetta un po’ di più da lui? “Lui le potenzialità, continuo a dire, ce l’ha, penso lo abbiano visto anche gli altri, deve trovare la convinzione di sè che lo può fare e lo deve fare”.

Che partita si aspetta? “La Roma cercherà di fare la sua partita, Catania il problema è l’ambiente, qualcuno pensa più a quello che succede fuori non riesce a esprimersi, dobbiamo far vedere che siamo la Roma”.

Ha detto che il problema è mentale e non tecnico, c’è stato secondo lei una crescita da questo punto di vista o si parla di errori che non si riescono a correggere? “C’è la crescita ma non è completa, ci sono giocatori che hanno giocato campionati molto differenti da quello italiano, che è basato sulla tattica, sul rispetto dei movimenti tattici, mentre in Brasile e in altri paesi si gioca più vivace senza compiti, e non è facile”.

Le notizie di Baldini con Guardiola la destabilizzano? “Strano che questa notizia sia uscita oggi, io lo sapevo da ottobre che si sono incontrati”.

Che idea si è fatto sulla divisione dei club di serie A? E che idea si è fatto su Moggi in politica? Sono due immagini del nostro calcio attuale e anche della nostra politica attuale”.

Dodò è sparito, come sta e come mai non lo vediamo più in campo? “Dodò aveva dei problemi e ogni tanto continua ad averli, questa settimana ha fatto tutto con noi, l’altra settimana si è fermato, speriamo si riescano a risolverli, si è allenato e per me si è allenato anche bene, poi magari arriva martedì e accusa qualche problema che noi finora non siamo riusciti a risolvere”.

E’ cambiato qualcosa nelle gerarchie per il ruolo di regista? E’ preoccupato di andare a Catania con gli attaccanti contati?
“Non è cambiato perchè considero Tachtsidis più regista di Daniele, ma ho giocatori che possono giocare tutti, dipende da quello che voglio fare io. I titolari sono pochi perchè ci sono persone dietro che possono sostituire. Certo, era meglio avere a disposizione anche Osvaldo e Pjanic, ma penso si possa giocare anche senza di loro”.

Il Catania sulla carta gioca con un 4-3-3, secondo lei a casa loro faranno una partita offensiva o attenderanno la Roma? Loro hanno tre giocatori con caratteristiche offensive, poi dipenda da quanto è lunga la squadra e da come lavora insieme. Loro non hanno mai dominato la partita sul possesso ma hanno dominato la palla sul dribbling, sulle ripartenze, è una squadra tipicamente italiana”.

Miglior attacco ma tanti gol subiti, lei pensa di dedicare abbastanza tempo negli allenamenti alla fase difensiva, dove si può migliorare? “I gol subiti succedono quando la palla finisce nella nostra rete, io penso che la seconda squadra del campionato ha una differenza tra gol fatti e subiti minore e io sono contento così”.

Inversione di campo a Firenze? “E’ una cosa illogica, dai criteri che sono stati stabiliti, un criterio è che la squadra che si è classificata prima gioca in casa e la contemporaneità”.

Redazione Sportiva