NAPOLI. CAVANI: “Voglio restare qui a lungo”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “L’affetto di questa città mi ha fatto crescere molto. Il merito delle nostre vittorie è sempre di Mazzarri”…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Malfitano) – Restare a Napoli è nei suoi programmi. Lo ha detto, Cavani, nell’intervista rilasciata al Tg1. Ha parlato pure del rapporto con i compagni, Mazzarri, De Laurentiis e ha ‘rimproverato’ Berlusconi, seppure senza nominarlo, per le dichiarazioni su Balotelli. Il primo capitolo ha riguardato i complimenti che sta ricevendo da tutti gli addetti ai lavori. “Mi fanno piacere, ma mi prendo anche le critiche quando sono meritate. Io mi godo questo momento insieme ai compagni e ho tanta voglia di dare tutto me stesso, non solo in campo. Faccio tutto con grande voglia, sono uno che lotta fino alla fine per qualsiasi scopo, per qualsiasi obiettivo. Quella è la mia forza, così ogni volta che esulto sembra l’ultima che faccio gol”. A marzo diventerà papà per la seconda volta. “Nascerà Lucas, il mio secondo figlio, non vedo l’ora di vederlo insieme a Bautista (il primogenito, ndr). Io sono un tipo tranquillo, sin da piccolo mi è sempre piaciuto stare a casa. Non per questo non vado d’accordo con chi ama di più uscire la sera, anzi i miei compagni sono la mia seconda famiglia per tutto il tempo che trascorriamo insieme. Con loro ho un bel rapporto anche se ogni tanto vengono fuori le differenze, come è normale che sia. La fede, invece, è il mio punto di riferimento”. L‘allenatore s’è arrabbiato nel dopo partita con la Roma, perché tutti hanno esaltato Cavani e nessuno ha riconosciuto i meriti suoi e della squadra. “Il merito dei successi è sempre dell’allenatore. Il nostro prepara ogni cosa alla perfezione e la gara con la Roma l’ha preparata in maniera speciale, perché ritornavamo dalle vacanze ed avevamo pochi giorni per allenarci. Certo, se segno tanto dipende molto dalla squadra, è normale che lui l’abbia ribadito. Ecco perché si è arrabbiato un po’ dopo la gara, lui ci ha dato una scossa e noi gli abbiamo dato un bel segnale”. Il Presidente ne ha riconosciuto la grandezza adeguandogli lo stipendio a quello di un grande campione (5 milioni di euro). De Laurentiis mi ha dato tanta fiducia sin da quando mi ha acquistato e in estate mi ha dato una risposta importante, questo mi fa stare bene e mi fa pensare solo a dare il massimo e a vincere con il Napoli. Io spero di restare qui per un bel po’, mi godo l’affetto della gente che mi dà una spinta in più e mi ha fatto diventare più sicuro delle mie potenzialità. Qui sono cresciuto tanto, i miei figli sono nati a Napoli e io cerco di ripagare la stima dei tifosi. L’etichetta di mela marcia, appiccicata a Balotelli, non l’ha ritenuta opportuna. Balotelli è un grande giocatore, tutti nella vita possiamo sbagliare e lui per tanti motivi che non conosciamo magari fa determinati errori. Nessuno può permettersi, però, di giudicarlo, anzi invece di tirargli le pietre (il riferimento è a Berlusconi, ndr) andrebbe aiutato, perché è un campione italiano che ha fatto e farà grandi cose per la Nazionale. Con lui mi piacerebbe giocare, potremmo fare coppia se dovessimo ritrovarci da qualche altra parte. Nel calcio non si può mai dire mai”. Cavani condanna tutto ciò che riporta a forme di razzismo: “Mi spiace tanto quando sento i cori negli stadi, non dovrebbero proprio esistere. L’importante è che ciascuno dia il massimo in campo senza pensare a quello che succede fuori, perché il calcio è divertimento”.

 

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