AGGIORNAMENTO ORE 19.48 – “Visto l’atto di contestuale significazione e reclamo presentato dalla società A.S. Roma, visti gli atti del procedimento, nonché le memorie delle parti, considerato che non spetta alla Corte alcuna valutazione circa l’atto di significazione rivolto direttamente alla Lega di appartenenza, con richiesta di determinazione in merito da parte della Lega stessa, la Corte di Giustizia Federale, visti i limiti fissati dall’ordinamento di settore alla propria potestas iudicandi, dichiara il reclamo improponibile“. Questo il comunicato della Corte federale di giustizia.
Nel pomeriggio, il dg della Roma Franco Baldini lascia il palazzo della Federcalcio. Il dirigente giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “Sono ancora riuniti in camera di consiglio e decideranno sul loro punto di vista se ne avranno uno e se la Corte di Giustizia Federale si dichiarerà competente nel giudicare… – il dg viene interrotto dalla domanda di un cronista presente: “C’è il dubbio che non sia competente?” – La Lega ha avanzato il dubbio se sia competente e quindi ha chiesto a loro di non pronunciarsi“.
Si aspettava un atteggiamento diverso da parte della Fiorentina?
“La Fiorentina gli è stato recatitato il diretto dal regolamento e una volta che gli è stato recapitato sta cercando di difenderlo, per quanto penso che nemmeno loro sono convinti”.
Se la Roma fosse d’accordo con la prossima candidatura di Beretta, magari sarebbe d’accordo con la decisione?
“Io non posso il processo alle intenzioni…Noi abbiamo un diritto che ci deriva dalla migliore classifica rispetto alla Fiorentina e questo diritto non ci viene riconosciuto in ragione di una concomitanza che suona male visto gli otto giorni di distanza tra una partita e l’altra. Il resto non mi interessa…”.
Di seguito il resto delle sue dichiarazioni: “Ognuno ha articolato la propria posizione, perche’ pensa di essere nel giusto, ma non e’ questa la sede per parlare del merito. Noi siamo qui per tutelare i nostri interessi e perche’ abbiamo un dovere verso i nostri tifosi, che hanno diritto di vedere la partita a Roma. Noi non contestiamo minimamente il regolamento, ne’ l’arbitrarieta’ della Lega nel predisporre i calendari, ma il fatto che questo regolamento e’ stato interpretato privilegiando un diritto secondario rispetto a quello primario, che e’ quello di far giocare in casa la squadra meglio piazzata in campionato, ma questo non ci viene riconosciuto per una concomitanza a 8 giorni di distanza e questo suona male. La Roma si e’ sempre fatta sentire nei modi, nei tempi e nelle sedi opportune senza fare piazzate, al contrario di altre societa’ che pensano che alzando la voce otterranno maggiori risultati. Sia chiaro che ogni volta che la Roma avra’ un minimo diritto, o pensera’ di avere ragione, questo sara’ sempre difeso nel limite del possibile, in maniera lecita e nelle sedi opportune. Non so come finira’, ma in ogni caso avremo dato un piccolo contributo perche’ un caso del genere non ricapiti piu’. Quale che sia il parere, quello per noi sara’ vincolante e a quello ci atterremo senza nessun altro replica. La posizione di Beretta? Lui crede che il Consiglio di Giustizia Federale non sia competente, noi crediamo il contrario. Lo stesso Consiglio ci dara’ la sua versione. La Fiorentina? Gli hanno recapitato un diritto e fanno bene a difenderlo anche se penso che anche loro non ne siano molto convinti“.