MILAN. Tensione su ALLEGRI: “Non mi conferma? Io scado nel 2014”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Altro avviso del Presidente: “Il suo destino legato ai risultati”. E il tecnico contrattacca. “L’addio di Pirlo? Il Presidente conosce le dinamiche dello spogliatoio”…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Della Valle) – Allegri da buon dipendente sceglie la linea del basso profilo di fronte alle esternazioni (ormai giornaliere) del suo Presidente. Sembra quasi che Berlusconi ogni tanto si diverta a provocarlo, passando da dichiarazioni d’amore a ombre di divorzio. Due giorni fa il patron aveva risposto così a una domanda sul futuro rossonero di Allegri: “Il Presidente del Milan deve sempre dire la verità? Allora passiamo alla prossima domanda”. Ieri a Mediaset ha aggiunto: “Io e Max abbiamo un rapporto di amicizia e cordialità, non è questo il momento di parlare di futuro perché molto dipende dai risultati”. Neanche questo è bastato a scalfire l’atteggiamento zen dell’allenatore rossonero: “Non intendo replicare, ho un contratto fino al 2014 e voglio rispettarlo. In questo momento sono concentrato per avere il massimo da questa squadra. Con il Presidente parlo tutti i giorni, ho un rapporto ottimo. Se mi sorprende che abbia detto che Pirlo è andato via perché era in disaccordo con me? Lui è perfettamente a conoscenza delle dinamiche dello spogliatoio, è giusto che io non risponda alle sue esternazioni così come è giusto che lui le faccia”. Come dire: il padrone ha sempre ragione. L’impressione però è che Allegri non abbia gradito alcune frasi, anche se si guarda bene dal dirlo apertamente. Ormai ha imparato a convivere con l’esuberanza verbale del patron. Allegri vorrebbe poter parlare solo della partita con la Juve, “una sfida che andrà giocata come se fosse una finale e contro una squadra che è ancora la più forte del campionato”.

 

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