Il dirigente della Roma protesta per la decisione presa dalla Federcalcio
Vi riportiamo le parole del Direttore Generale giallorosso Franco Baldini – pubblicate sul sito dell’As Roma – in merito alla gara valida per i quarti di finale della Tim Cup 2012/13, con la Fiorentina:
“In relazione alla partita di Coppa Italia contro la Fiorentina, ci tengo a ribadire una volta ancora come la posizione della Roma sia sempre la stessa, ovvero battersi per il rispetto delle regole e della loro corretta applicazione. Nella fattispecie infatti, non contestiamo il regolamento di Coppa Italia, né le competenze della Lega nel predisporre i calendari, né le esigenze televisive di chi acquista i diritti della competizione, bensì riteniamo di avere fondati dubbi su come gli stessi regolamenti siano stati interpretati.L’inversione del campo di gara costituirebbe un’eccezione alla regola principale che sancisce il diritto della Roma di giocare in casa. Questa eccezione è prevista in caso di concomitanza di gare, cito letteralmente il regolamento, edue gare che si giocano ad otto giorni di distanza non sono concomitanti. A coloro i quali sostengono che nella vicenda la Roma paga l’assenza di un Presidente che faccia pesare la sua importanza in Lega rispondo che se le ragioni fossero sempre di chi sbatte più forte i pugni sul tavolo ed alza la voce continueremo ad alimentare lo stesso modus vivendi che tutti, a parole, seguitiamo invece a stigmatizzare.Abbiamo preferito rivolgerci alla Corte di Giustizia Federale, alla quale chiediamo di esprimersi sulla corretta interpretazione del regolamento, altrimenti resterebbe il problema di non potersi rivolgere a nessuno in casi come questo, lasciando alla Lega un arbitrio difficilmente accettabile in generale, qualora si compiano errori di applicazione dei regolamenti”.