LA GAZZETTA DELLO SPORT – Petkovic ha già eguagliato il record di Eriksson dopo 19 gare. E in casa nessuno ha ottenuto più punti dei biancocelesti…
RASSEGNA STAMPA – (S. Cieri) – “Andiamo a prendere la Juve“. Sembrava una battuta ai limiti della temerarietà quella di Petkovic alla vigilia della ripresa del campionato. E invece 48 ore dopo l’esternazione del tecnico di Sarajevo diventa tremendamente seria. Per la Lazio secondo posto più che mai solitario in virtù delle sconfitte di Inter e Fiorentina e distacco dalla Juve ridotto a meno 5 grazie allo scivolone interno con la Sampdoria. Adesso la battuta che poteva lasciare interdetti, quella di etichettare la Lazio come vera anti-Juve, è una realtà sancita dalla classifica. “Ma noi non siamo anti-nessuno, siamo solo pro-Lazio”, aveva glissato venerdì Petko. Che in pochi mesi ha conquistato la squadra, convinto gli scettici (erano tanti), sorpreso gli avversari e inanellato una serie di record. I 39 punti conquistati in 19 giornate sono la migliore prestazione di sempre della Lazio nell’era dei tre punti. Solo Eriksson, nella stagione 99-2000, aveva ottenuto lo stesso score. Quella stagione la Lazio vinse lo scudetto dopo un’appassionante rimonta sulla squadra che era stata in testa per tutto il campionato. E quella squadra era la stessa che oggi la Lazio ha nel mirino: la Juve. Cominciare a sognare un clamoroso bis forse è presto, ma i numeri incoraggiano a farlo. C’è un altro dato che la dice lunga su come la Petko-Lazio sia una potenziale macchina da scudetto: il rendimento interno. Nelle dieci partite disputate all’Olimpico la squadra biancoceleste ha ottenuto 8 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Da ieri, grazie ai k.o. di Fiorentina e Juve, la Lazio è prima nella classifica delle partite interne (25 punti contro i 23 dei viola e i 22 dei bianconeri). Negli ultimi venti anni solo due volte la Lazio aveva vinto 8 delle prime dieci partite interne: la prima nel 97-98, la seconda (guarda caso) ancora con Eriksson nel 99-2000. Intanto domani si torna in campo in Coppa Italia. Sempre nel fortino Olimpico, contro il Catania. Ci sarà turnover, ma senza esagerare. Sicuro assente Dias che contro il Cagliari ha rimediato un sospetto stiramento alla coscia sinistra.