SAMP.+D.+ROSSI%3A+%26%238220%3BMai+stato+vicino+alla+ROMA.+LOTITO%3F+Fortunatamente%26%238230%3B%26%238221%3B
portnewseu
/2013/01/07/samp-d-rossi-mai-stato-vicino-alla-roma-lotito-fortunatamente/amp/

SAMP. D. ROSSI: “Mai stato vicino alla ROMA. LOTITO? Fortunatamente…”

Il tecnico della Sampdoria è intervenuto a Undici elogiando il capitano della Roma: “Totti è unico”…

(getty images)

Delio Rossi, il giorno dopo la splendida vittoria ottenuta sulla panchina della Sampdoria allo Juventus Stadium, è stato ospite della trasmissione “Undici” su Mediaset e ha toccato vari argomenti:

SULLA JUVENTUS –Devo ringraziare i miei giocatori per la vittoria di ieri perché l’avevamo preparata bene, ma l’espulsione dopo mezz’ora ci ha complicato un po’ i piani. Pirlo? Siamo stati bravi a marcarlo ma lui è un giocatore intelligente e sa leggere bene la partita, riesce sempre a trovare gli spazi

SULLA ROMA –E’ stata una delle poche squadre con cui non ci sono mai stati contatti. Non sono mai stato vicino alla panchina della Roma. Totti? E’ stato ed è tutt’ora uno dei più forti giocatori italiani di sempre. Zeman? E’ stato il mio primo allenatore, ho cercato di “rubare” molte sue idee perché credo che sia uno dei migliori nell’insegnare il calcio. In prospettiva la Roma può essere la squadra più forte del campionato

SULLA LAZIO –Credo che possa arrivare seconda o terza perché è un “instant team”, una squadra già pronta difficilissima da affrontare. Petkovic? Mi piace molto, è venuto in Italia per affermare le sue idee e ci sta riuscendo al meglio. Lotito? Grazie a Dio non mi parlava in latino (ride). Il presidente ha tanti pregi ma fa risaltare di più i suoi difetti. La Coppa Italia vinta? Il mio primo trofeo e anche il primo dell’era Lotito, rimarrà scritto negli annali e mi fa molto piacere. Quando arrivi ai rigori è una lotteria, la grandezza di un allenatore non può essere valutata se la palla va un centimetro a destra o un centimetro a sinistra“.

SULLA SAMPDORIA –Mi sono messo a disposizione dei giocatori e viceversa, abbiamo lavorato sul’autostima e su certi movimenti, siamo solo all’inizio, ho cercato di mettere l’uomo giusto al posto giusto senza fare stravolgimenti. Icardi? Lui può avere la nazionalità italiana, spagnola ma ci tiene a giocare con l’Argentina. Voleva fare questo torneo ed aveva avuto il permesso dalla società. Arrivando un allenatore nuovo, con la moria di attaccanti che c’era, l’ho fatto restare. Dico la verità, non l’avrei mandato neanche se li avessi avuti tutti. Secondo me è un attaccante che ha ottima qualità, ma è un ragazzo, i ragazzi vivono di alti e bassi. non vorrei che si pensasse che in ogni partita tirasse fuori il coniglio dal cilindro, va lasciato crescere“.

Redazione Sportiva