CORDOBA: “L’obettivo dell’INTER? Il terzo posto, ma non solo…”

(Getty images)
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DICHIARAZIONI CORDOBA – Ivan CORDOBA, team manager dell’INTER, è stato intervistati da SkySport24 il giorno dopo la sconfitta contro l’UDINESE. Ecco le sue dichiarazioni:

Come siete ripartiti dopo ieri?
Dopo una giornata come quella di ieri c’è sempre e solo voglia di lavorare e di andare subito in campo. C’è rammarico per la partita ma non bisogna stare lì a pensarci troppo, ma solo lavorare consapevoli delle cose che si possono migliorare. Il rammarico magari è non poter giocare subito dopo due giorni, ma ne abbiamo diversi per preparare molto bene la partita col Pescara.

Cosa si può migliorare? Avete battuto Napoli, Milan, Juventus… Cosa ha portato a questo calo? Cosa va salvato?
Ci sono momenti anche difficili in una squadra. Noi siamo dentro un progetto molto definito, dettato dal presidente e seguito da parte di tutti. Ci stanno questi momenti, anche in quelli più belli dove abbiamo vinto tante partite sapevamo che c’erano tante cose da migliorare. Non è che ora sia cambiato visto che abbiamo perso: ci sono aspetti dove dobbiamo fare critica positiva e costruttiva e lo stiamo facendo. Si raggiungono gli obiettivi parlando, ma soprattutto lavorando.

Lottate per il terzo posto? E’ questo l’obiettivo raggiungibile?
L’obiettivo della squadra può essere quello ma non solo. Una squadra come l’Inter si gioca la Coppa Italia, è protagonista in Europa League e deve puntare semre in alto. Questo deve portarci a fare grandissimi risultati e il risultato deve andare d’accordo con i progetti iniziali.

Stramaccioni come sta gestendo il momento?
Lo sa lui molto bene che non perderà mai le convinzioni in quello che ha dimostrato finora. Vuole migliorare e vuole fare, è nuovo in questa serie A e nel calcio professionistico ma ha dimostrato di essere all’altezza. Mi impressiona perché ogni squadra che dobbiamo affrontare prepara la partita come se fosse la più importante, ed è giusto che sia così, questa è la cosa che deve trasmettee ai giocatori, ogni partita deve essere la più importante.

Il gruppo è unito? Ha sentito qualche analisi dei giocatori dopo la sconfitta di ieri?
Ci sono diverse cose, ma come ho detto prima c’erano anche quando vincevamo e questo è importante, bisogna ascoltare anche quelli ch hanno esperienza e anche i più giovani, non è che se non hanno esperienza non possono dire la loro, anche loro fanno grande parte del gruppo e bisogna sentire tutti e cercare di vedere quali sono le cose che trovano o come si sentono in campo. Il mister ascolta tutti e poi è lui che decide e lavora.

A tuo avviso la squadra ha bisogno di qualche rinforzo già a gennaio per lottare per il terzo posto?
Certo una squadra come l’Inter, quando arrivano giocatori importanti come Rocchi, è contenta. E’ uno in più e ha grande esperienza e ci darà una grossissima mano. Però credo che non sono nelle condizioni per parlare di mercato,noi accoglieremo benissimo qualcuno se arriverà, sennò sarà nostra responsabilità dare il massimo e fare tutto il possibile per raggiungere gli obiettivi a fine anno.

Guarìn sta diventando uno dei centrocampisti più forti del campionato e l’uomo in più per voi.
Era già pronto per una grande, non sta facendo altro che dimostrarlo a quelli che hanno creduto in lui. Vuole diventare un simbolo di questa squadra e il migliore dei modi è fare come sta facendo, con la voglia che ha lui come la hanno tanti suoi compagni di fare bene per la squadra. Ha passato un periodo difficile, ma sta raccogliendo i frutti del lavoro che ha fatto.

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