Claudio Lotito, presidente della Lazio, è stato intervistato ai microfoni di Sky Sport dopo il match contro Il Cagliari. Queste le sue parole.
“Oggi volevamo vincere e ci siamo risuciti. Complimenti al Cagliari: ben messa in campo, grande prestanza fisica, complimenti la squadra voleva portare a casa la vittoria a tutti i costi e c’è riuscita. Faccio i complimenti al Cagliari che è una squadra ben messa in campo e che oggi ha giocato una grande partita”.
Ora la Lazio non può nascondersi più… “Andiamoci piano. Oggi abbiamo rischiato. Il Cagliari era in vantaggio e noi abbiamo sofferto. Farà un ottimo giorno di ritorno. Ci ha messo in grossa difficoltà, al di là di alcuni episodi sfavorevoli come i due legni colpiti dai nostri giocatori. Ma darà filo da torcere a tutti”.
Se lei fosse Cellino sarebbe arrabbiato per quel rigore? “Non sono solito fare commenti sull’operato degli arbitri. Penso che l’arbitro abbia seguito alla lettera il regolamento valutando che Agazzi ha impedito a Klose una giocata propria decretando rigore e seconda ammonizione. Poi ognuno vedendo l’episodio può fare le sue valutazioni. Se il regolamento dice così, c’è poco da fare”.
I fischi razzisti contro Ibarbo? “Torniamo su un discorso che sta assumendo dei toni sbagliati perché la Lazio viene additata come una società razzista e non lo è. Purtroppo non possiamo controllare l’atteggiamento dei singoli tifosi, perché non si può criminalizzare un’intera tifoseria per il comportamento di poche decine di persone. Bisogna chiarire questa cosa e punire solo i casi in cui la maggior parte della tifoseria si rende partecipe di certi comportamenti razzisti. Io ho fatto una grande opera di prevenzione e posso dire che la nostra tifoserie è molto cambiata da quando sono diventato presidente, ma non possiamo mettere un poliziotto ogni tifoso per controllare tutti e 30 mila gli spettatori. La società ha sempre preso le distanze da certi comportamenti con le parole e sopratutto coi fatti, assumendo atteggiamenti forti nei confronti di molte frange della tifoseria”.