LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’allenatore risponde al c.t. della Russia e anche ad Allegri: «Siamo molto attenti sia in tema di acquisti che di ingaggi»
CONTE CONTRO CAPELLO – La Juventus di Conte ha chiuso l’anno solare conquistando 94 punti in campionato, uno in più della squadra record di Capello. Quest’ultimo sentenzia: «Ai miei tempi la concorrenza era di livello superiore, c’erano più avversari di grande qualità». La replica, riportata dalla Gazzetta dello Sport, è di quelle che lasciano il segno. «Premesso che sono imprese da applaudire e basta — dice Conte —, vado allora anch’io ad analizzare i due momenti storici. E riscontro come la Juve di quei due anni (2004-2005 e 2005-2006) fosse una squadra stratosferica. Anzi, parlerei della Juventus più forte di tutti i tempi: otto giocatori parteciparono alla finale mondiale 2006; c’erano due Palloni d’oro (Nedved e Fabio Cannavaro); in panchina ci finiva Del Piero insieme a Mutu, perché giocavano Trezeguet e Ibrahimovic. C’erano poi pure Ferrara e Montero spesso fuori dall’undici titolare. Insomma, quando arrivò Capello, la squadra era già fortissima, fu preso appunto un allenatore vincente e con lui arrivarono i vari Emerson, Vieira, Ibrahimovic: qualcosa di eccezionale, mi sembra. Gli scudetti sono stati vinti, sicuro, però dico anche che in Europa…». E qui arriva la vera mazzata: «Dico anche — continua il tecnico salentino — che nonostante la straordinaria forza di quella rosa, in Champions fu fatto veramente molto poco (fuori due volte ai quarti di finale). E’ la dimostrazione che oltre ai grandissimi giocatori ci vuole organizzazione di gioco, ci vuole una mentalità adatta a determinati palcoscenici».