LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il colombiano è guarito dopo 4 mesi. Il tecnico: “Lui assieme a Di Natale? Non so”…
RASSEGNA STAMPA – (M. Meroi) – Muriel sì o Muriel no? È questo il tormentone che accompagna l’Udinese verso la sfida con l’Inter. Guidolin per quattro mesi non ha avuto questo ‘problema’ visto l’infortunio che ha bloccato il colombiano. Ora sì. La convivenza con Di Natale, considerando il credo calcistico del tecnico, non è semplice. “L’idea di avere contemporaneamente in campo due giocatori del genere è sicuramente bella — ha spiegato Guidolin — ma è necessario che la squadra trovi i suoi equilibri. Comunque sia chiara una cosa: se Muriel non si infortunava era meglio”. I due in coppia hanno giocato uno scampolo di gara con la Juve a inizio stagione e i secondi tempi con Palermo in campionato e Fiorentina in Coppa Italia. Positive le risposte nel primo test, meno nel secondo. “Io da Totò ho solo da imparare — ha detto di recente Muriel — credo che la nostra coesistenza non sia un problema, ma le decisioni spettano al mister“. La sensazione è che Guidolin non li farà giocare assieme dal primo minuto anche perché Muriel per un paio di giorni ha svolto un lavoro differenziato e solo ieri si è unito al gruppo. Facile pensare al colombiano come carta da giocare a gara in corso per dare un cambio di ritmo alla partita. Ecco che allora, come partner del capitano il favorito è Fabbrini, con Maicosuel terzo incomodo. Contro l’Inter ci vorranno attenzione ed equilibrio. Guidolin ha provato sia la difesa a tre che la linea a quattro. La prima soluzione sarà adottata contro un’Inter a due punte, la seconda se Stramaccioni schiererà il tridente. Determinante, però, sarà il contributo delle due mezzali — Pereyra e Lazzari? — e Allan, l’uomo che Guidolin piazza davanti alla difesa. L’Udinese ‘storicamente’ soffre le squadre con il doppio trequartista: l’Inter da questo punto di vista è molto ben attrezzata.