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MILAN, AMICHEVOLE INTERROTTA PER CORI RAZZISTI

(getty images)

AMICHEVOLE MILAN SOSPESA – Il MILAN, impegnato in una partita amichevole contro la PRO-PATRIA, ha interrotto il match al 26′ a causa di CORI RAZZISTI contro i giocatori rossoneri BOATENG, NIANG e MUNTARI. I giocatori rossoneri si sono ritirati, la partita è definitivamente interrotta.

Di seguito le parole di AMBROSINI sull’interruzione:

Tanti erano venuti per vederci giocare e a loro diciamo che ci impegnamo a tornare qui il prima possibile. Per permettere ai tanti bambini presenti di tornare a vederci perché la città lo merita. Ma un segnale andava dato: non si può accettare una cosa del genere durante una partita amichevole. Continuare una partita in un clima del genere non andava fatto,perfare capire a tutti quanti che è ora di finirla con queste situazioni. Ci dispiace per la stragrande maggioranze dei tiosi presenti, che non c’entrano niente, e con i quali ci impegnamo a tornare.

Di seguito le parole di ALLEGRI sull’interruzione:

Siamo dispiaciuti e amareggiati per quanto successo, ma credo che il Milan abbia fatto una scelta giusta non rientrando in campo per rispetto verso tutti i propri giocatori e verso tutte le persone di un colore diverso che ci sono nel mondo. Bisogna smetterla con questi gesti incivili, l’Italia deve migliorare sotto questo punto di vista e diventare più civile,più educata e pià intelligente. Ci spiace per gli altri tifosi, per i bambini e le famiglie venute qui per passare una bella giornata, con la società siamo già d’accordo e abbiamo promesso di tornare per fare passare a quete persone educate e civili un bel pomeriggio. Ci spiace anche per i giocatori della Pro patria e per la società, ma non potevamo prendere una decisione diversa anche per dare un segnale che spero abbia un seguito dovessero succedere cose simili durante i campionati, dalle serie minori fino alla Serie A. Ci scusiamo ancora, sperando che tali eventi incivili non succedano più”.

Di seguito le parole di VAVASSORI, patron della Pro Patria:

Innanzitutto preciso che sono stati isolati i signori che hanno fatto cori razzieti, non sono ultras della Pro Patria,sono persone che non vediamo mai allo stadio che hanno utilizzato questo grande evento per rovinare una fetsa di calcio a tutti quelli che civilmente stavano sugli spalti e che si apprestavano a godere di una partita con una delle squadre più prestigiose al mondo. Sono amareggiato e non ho parole, ma d’altro canto purtroppo le società di fronte a a questi fatti sono impotenti.

Gesto giusto quello del Milan?
Non voglio entrare nel merito della decisione presa dai ragazzi, è comprensibile sicuramente. Ho sperato fino all’ultimo che i tentativi fatti dalla dirigenza del Milan di fare riprendere la partita andassero a buon fine e sembrava potesse andare così, ma poi tra i giocatori ha prevalso la solidarietà verso i più turbati da questo fatto disdicevole.

Il vostro team manager aveva segnalato la cosa all’arbitro e sperava si desse un avviso con l’altoparlante, ma poi non è stato fatto…
Si penso ci sia stato un problema di comunicazione e sottovalutazione del fatto. Evidentemente chi doveva prendere questa decisione ha pensato che il buonsenso prevalesse visto che chi ha fatto questi cori era veramente uno sparuto numero di persone che ribadisco non frequentano lo stadio della Pro Patria.

Questi cori purtroppo avvengono in tutti gli stadi d’Italia. Se è solo un gruppo di tifosi, credo e spero che siano stati identificati e che vengano isolati…
Non avrei potuto usare parole diverse delle sue. Non possiamo identificare persone che non sono ultras e che vengono ad acquistare un biglietto per una partita. Il riscontro lo abbiamo a pasticcio fatto. Ci dovrà essere attenzione da parte di tutti per isolare queste persone, per evitare che rovinino ulteriori spettacoli,ma la cosa è demandata alle forze dell’ordine, non possiamo intervenire noi direttamente sugli spalti.

Sarebbe accaduto lo stesso se fosse stata una partita ufficiale, valevole per qualcosa? In serie A succede purtroppo…
Probabilmente l’arbitro avrebbe avuto la facoltà di fare continuare la partita, ma essendo un’amichevole, una festa dello sport, credo sia stato giusto rispettare la sensibilità di giocatori colpiti da questi cori ingiustificabili e intollerabili. La Pro Patria, prima tra le squadre di LEga Pro,ha iniziato l’anno scorso ad aprire gli stadi coinvolgendo le scuole, ogni domenica ospitiamo ragazzi proprio perché lo stadio è tranquillo e i tifosi della Pro Patria vengono per fare sano tifo calcistico per la propria squadra e sicuramente non per fare cori razzisti. E’ una cosa inconcepibile e inaccettabile.

I suoi giocatori, che hanno cercato di parlare con queste persone, poi cosa le hanno riportato?
C’è stato dialogo, hanno cercato di fare capire visto che sembrava la partita si potesse riprendere. Hanno detto quello che dovevano dire a questi tizi che hanno fatto questi cori, che si sono giustificati dicendo che ce l’avevano con El Shaarawy per dichiarazioni fatte in settimana. Ma non è così perché purtroppo tutti abbiamo assistito a questi cori ed erano nei confronti dei ragazzi di colore, che a mio modo di vedere dovrebbero ricevere più applausi degli altri.

Arriva anche il tweet di Riccardo Montolivo sull’accaduto:

Riccardo Montolivo (@OfficialMonto)
03/01/13 16:06
Nel 2013 succedono ancora queste cose..che tristezza. Dispiaciuto per le famiglie presenti e massima solidarietà ai miei compagni. #vergogna

 LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI BUSTO ARSIZIO

 LE DICHIARAZIONI EL SHAARAWY

LE DICHIARAZIONI DI ABETE

LE DICHIARAZIONI BARBARA BERLUSCONI

LE DICHIARAZIONI DI KOMPANY E RIO FERDINAND OLTRE MANICA

LE DICHIARAZIONI DI TOMMASI

LE DICHIARAZIONI DI BOATENG

 

Redazione Sportiva