IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – Dal disgelo all’ultimatum. Zarate va allo scontro con la Lazio. “Diamo tempo cinque giorni a Lotito per abbassare il prezzo di Mauro, altrimenti andremo a scadenza e sarà guerra. Non ci lasceranno in questa situazione fino al 31 gennaio…”, le parole dell’agente di Zarate, Ruzzi a ‘Tuttomercato’. Ora tornare indietro, diventa un’impresa impossibile. Il nodo della vicenda sarebbero le pretese del patron laziale. Secondo l’entourage di Maurito le offerte da Spagna e Inghilterra non mancano, ma il prezzo richiesto dalla società biancoceleste, circa nove milioni di euro, è troppo alto. Ci sono società che vorrebbero l’attaccante, ma sarebbero disposte e spendere non più di cinque-sei milioni di euro. In realtà a Formello sarebbero arrivate proposte superiori dal alcuni club dalla Turchia e dalla Russia. Ma anche in Italia, ci sarebbero società disposte a versare di più, anche con possibilità di intavolare trattative sulla base del prestito oneroso più il riscatto. Una di queste società, non è un mistero, è il Genoa di Preziosi, soluzione che però non convince Zarate. La situazione tra il calciatore (atteso oggi nella capitale) e la società rischia di farsi di nuovo pesante e se si dovesse andare al muro contro muro, il club è pronto a prendere decisioni drastiche, come quella di non avvalersi più delle prestazioni del giocatore da qui alla scadenza del contratto, giugno del 2014. Il problema è serio, e non da oggi, perché la Lazio rischia di non poter fare mercato, visto che il solo ingaggio di Zarate (circa sei milioni di euro lordi all’anno) incide non poco sul bilancio e quindi sui margini di manovra in sede di trattative. Nel frattempo, si lavora alle cessioni. Dopo Matuzalem e Rocchi si sta cercando di piazzare Stankevicius in Spagna, Foggia negli Emirati Arabi, oltre a Zauri e Sculli. Il Pescara vorrebbe Kozak, ma la Lazio difficilmente lo lascerà partire.