CALCIO. ABETE: “Legge sugli Stadi? Nessuna colpa dei Presidenti”

(Getty Images)

IL CORRIERE DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – . Il Presidente della FIGCGiancarlo Abete fa il punto sulla questione ‘stadio di proprietà in Italia’. Il numero uno del calcio italiano benedice la scelta della Roma: “la valutazione della Roma nasce da un’analisi prettamente finanziaria: lo stadio di proprietà per incrementare i ricavi e migliorare la competitività”.

 

Sulla mancata approvazione della Legge sugli stadi: “Questa volta i Presidenti non c’entrano nulla. Il provvedimento si era inizialmente incagliato alla Camera, poi è stato sdoganato nel momento in cui era previsto che alla fine dell’iter, per garantire maggiormente la tutela dei siti di particolare interesse storico, l’ultima parola dovesse essere quella del ministero dei Beni Culturali. Poi in Senato si sono irrigidite le aree politiche con una vocazione più fortemente ambientalista”.

Sulle questioni da risolvere nei prossimi quattro anni di sua presidenza: “Gli stadi  rappresentano il problema dei problemi. I nostri club hanno bisogno di un mix diverso di ricavi. […] Io non sottovaluto il fatto che un piccolo taglio degli organici in Serie A, da 20 a 18 squadre, possa essere uno strumento utile per guadagnare competitività a livello internazionale”.

Sugli impianti fatiscenti: “Sono cambiate le esigenze della gente. Oggi si bada molto al confort e alla qualità dei servizi. E dispiace che non sia stata colta da tutti questa urgenza: quella legge che è saltata a fine anno avrebbe consentito di rifare gli impianti a costo zero per lo Stato”.

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