LA GAZZETTA DELLO SPORT (F. Ceniti) – Parla anche degli assistenti di porta…
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport l’arbitro bolognese Nicola Rizzoli parla in esclusiva:
Rizzoli, quando fa il giudice di porta si «mangia» i colleghi?
“Quando mai, sarebbe deleterio per un esperimento molto importante. Credo molto negli arbitri addizionali. Ho avuto la fortuna di partecipare al primissimo test in Slovenia. Da allora sono stati fatti passi enormi fino a raggiungere un livello elevatissimo nell’ultimo Europeo. Ci vogliono anni e pazienza”.
Ma decide lei per gli altri arbitri?
“Sgombriamo il campo dagli equivoci: la decisione finale spetta all’arbitro centrale. Guai se accade il contrario. L’addizionale fa da supporto e serve ad avere una copertura quasi totale delle azioni. Vuole un esempio?“.
Faccia pure.
“Italia-Croazia in Polonia. Chiellini subisce fallo dall’attaccante, poi si sbilancia e frana sull’avversario. L’arbitro avrebbe visto solo la parte finale e fischiato rigore, il giudice di porta gli ha completato la sequenza ed evitato un errore. Se poi l’idea è di non avere nessuna svista, siamo fuori strada“.
In questo avvio di stagione lei è stato protagonista di situazioni particolari. Partiamo dal rigore contro il Napoli in Supercoppa…
“Decisione condivisa. Mazzoleni aveva visto il fallo: io ho dato una ulteriore conferma. Le immagini sono chiare anche se c’è chi sostiene che non era rigore. La premiazione disertata? Credo non sia stato uno spot felice per l’Italia“.