LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico dell’Inter: “Sono il suo primo estimatore, se mi convince una maglia è sua. Il mercato? Moratti sa”…
RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Strama apre. Con i soliti ma e i soliti se allegati. “Io sono sicuro che si troverà il modo affinché Sneijder possa farmi ricredere e riguadagnarsi una maglia da titolare, perché credo di essere la persona che forse l’ha più stimato da quel primo aprile. Però allo stesso tempo io sono fatto così: quando meriti ti do tutto, quando non penso che sei nelle condizioni per giocare non giochi. Questo penso che Wes lo abbia apprezzato e che lo debba apprezzare chiunque abbia di fronte Stramaccioni. Sono il tuo primo estimatore quando lo meriti, quando reputo che non lo meriti stai fuori. Se io fossi un calciatore mi aspetterei questa come cosa più giusta e più equa da parte di un allenatore. Quindi aspetto che mi faccia ricredere e una maglia è pronta”. Le parole di Stramaccioni a Sportmediaset sono simili a quelle del recente passato: lo vede potenzialmente convocabile ma poi Sneijder non viene mai convocato. Strama, poi, racconta di un 2012 “che mi ha cambiato la vita” e decide che il voto per la squadra è 7 se non di più. “Siamo in un momento importante del club, che dopo questi 5 mesi sta portando – oltre ai risultati in campo – tanto dietro le quinte, grande armonia, grande funzionamento del club. Do un bel 7 globale, ma potrebbe essere anche più alto. In cosa dobbiamo migliorare? Nella continuità. La Juve? Non è imbattibile ma la più continua sì”. Il suo momento più bello di questa avventura è stato “quando il Presidente Moratti mi ha detto “Non mi importa niente di quello che pensano gli altri, lei è il nuovo allenatore dell’Inter“. Il mio rapporto con Moratti? In quell’incontro durato quasi due ore abbiamo parlato di calcio e io ho capito una cosa, ovvero che il Presidente parlava di calcio, era preparato e aveva delle sue idee calcistiche”. Strama chiede e dà. “Un regalo da fare al Presidente? Cercare di non deludere le sue aspettative è il primo, poi ce n’è un altro e lo tengo per me. Un regalo di mercato da lui? Pubblicamente non lo direi mai: lui lo sa, sa tutto, stiamo costruendo una grande Inter per il futuro”. Nelle ultime gare, alcuni episodi l’hanno fatto arrabbiare. “Cosa penso? Che siamo stati un po’ sfortunati negli ultimi episodi. Mi metto nei panni dell’arbitro: c’è magari un episodio dubbio, a grande velocità, lui deve decidere in una frazione di secondo, spesso è 50 e 50… Ultimamente sono stati per noi sfortunati, però magari nelle prime gare avevamo avuto anche episodi fortunati. Io l’ho catalogata come sfortuna, non per fare polemica né altro, è la verità. Ma arriveranno momenti migliori”. Fra i migliori, Cassano. “Parlare di amicizia forse è esagerato, ma con lui ho avuto un rapporto diretto: io me lo tengo stretto. Le sorprese in positivo? Juan Jesus, Ranocchia e Guarin. Vorrei di più da Alvarez“. Ma Alvarez chissà se resta.