L’allenatore toscano parla del suo centrocampista Hamsik, di Cassano e del suo futuro…
Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, parla in un’intervista al ‘Corriere del Mezzogiorno’, sulla sua ambizione di scrivere un libro autobiografico. Nel libro, come dice lo stesso Mazzarri, ci potrebbe essere un capitolo intero dedicato a Marek Hamsik: “Dedicherei un intero capitolo ad Hamsik, è un bravo ragazzo, la sua è una bellissima storia ed è un giocatore straordinario. Il suo punto debole? Non è la cresta, semmai, e nello spogliatoio glielo dico spesso, in campo dovrebbe essere più cattivo. Come Seedorf, per capirci“.
Il tecnico fa anche riferimento ad un suo vecchio giocatore, Antonio Cassano, avuto in squadra ai tempi della Sampdoria: “Il calcio professionistico implica disciplina, rigore, dedizione assoluta: in campo e fuori. Un buon professionista non può arrivare in ritardo all’allenamento, non può strafare a tavola, non può avere una vita sregolata o un carattere impossibile. Così si perde tempo. E ne ho conosciuti io di campioni che hanno perso tempo. Nomi? Lasciamo stare, ma uno di questi, avversario in campo, di recente si è avvicinato alla panchina ed è venuto ad abbracciarmi, lo hanno visto tutti (chiaro il riferimento a Cassano, ndr). L’ho avuto in squadra anni fa, a stargli dietro rischiavo di impazzire“.
Infine risponde ad una domanda sul suo futuro: “Ho dedicato il 95% della mia vita al calcio e ciò nonostante ho un bel rapporto con mia moglie e con mio figlio. Ora devo prendermi il tempo per pensare un po‘”.