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LAZIO. MAURI: “Il mio gol al Napoli è uno dei più belli della storia del calcio. Ma che emozione per quelli nei derby…”

(Getty Images)

MAURI A LAZIO STYLE CHANNEL – Ormai il suo nome rimarrà inciso nella mente di ogni tifoso laziale: questo è l’effetto che faranno i suoi due gol messi a segno negli ultimi due derby per Stefano Mauri, capitano di una Lazio che viaggia a vele spiegate in campionato. Ed il numero 6 biancoceleste ha deciso di raccontarsi oggi ai microfoni di Lazio Style Channel per far conoscere ai supporters qualcosa in più su di lui e sulla banda Petkovic. Ecco le sue parole:

Sui ruoli ricoperti in carriera
Nella mia carriera ho giocato praticamente in tutti i ruoli dal centrocampo in su. Sono partito come esterno, poi lentamente sono stato spostato più a ridosso delle punte. In quel ruolo riesco a trovarmi più a mio agio, perché anche se magari non ho il dribbling della classica mezzapunta, riesco a rendermi pericoloso con gli inserimenti e con i miei movimenti a creare spazio per gli attaccanti”.

Sul suo gol più bello
“Sicuramente quello al Napoli. Credo sia uno dei gol più belli della storia del calcio, lì per lì non mi ero reso pienamente conto di quello che avevo fatto, poi però rivedendolo ho capito che era un gol davvero strepitoso. Poi ci sono quelli nei derby che ho avuto la fortuna e la bravura di realizzare sotto la Curva Nord. Per capire quale sia l’emozione che si prova in questi casi, una persona deve viverla una situazione del genere, davvero unica. E’ successo negli ultimi due derby, spero che il trend positivo continui nei prossimi“.

Sugli allenatori avuti alla Lazio
“Nella mia storia alla Lazio ho incontrato tanti allenatori. Il primo fu Delio Rossi, un allenatore molto bravo a studiare la partita in funzione dell’avversario, riuscendo ad attaccarlo ma allo stesso tempo a non soffrire i suoi punti di forza. Con lui mi sono trovato bene, soprattutto i primi due anni. Poi è arrivato Ballardini, con lui ci siamo tolti la soddisfazione di vincere la Supercoppa contro un’Inter fortissima, quella del ‘triplete’. Poi sono iniziati i problemi ed è arrivato Edy Reja che ci ha risollevato portandoci a una grande salvezza. Nelle due stagioni successive abbiamo sfiorato la Champions, ma ogni volta siamo stati beffati nella volata finale”.

Su Petkovic
“Quest’anno abbiamo iniziato questa nuova avventura con Petkovic, un tecnico che sta lavorando molto sulla nostra autostima. Con lui abbiamo appena cominciato un processo, c’è ancora da lavorare molto per cercare di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati”.

Sul significato della sua esultanza
“Molti mi fermano e me lo chiedono, ma preferisco tenerlo per me e per pochi amici”.

Sulla Nazionale
“Sono stato convocato la prima volta ai tempi dell’Udinese, poi ho collezionato altre presenze tra qualificazioni e amichevoli. Il mio più grande rammarico resta non aver partecipato a Europei o Mondiali”.

Sui suoi hobby
“In ritiro gioco spesso a biliardo e sempre contro il Responsabile della comunicazione Stefano De Martino. Purtroppo per lui, però, non è mai riuscito a vincere. D’altra parte in ogni sport c’è sempre un avversario bestia nera. Io sono il suo”.

Sulla sua vita privata
“Sono molto ordinato, a differenza della mia fidanzata che, invece, è una disordinata e devo dire che io la stresso molto”.

Redazione Sportiva