REPUBBLICA.IT – L’allenatore del Watford aggiunge: “Vederli allenare è stato fantastico, un grande arricchimento, non solo tecnico”…
Il sito de La Repubblica propone un’intervista a Gianfranco Zola, allenatore del Watford, club londinese che gioca la Championship, la seconda divisione inglese. Eccone alcuni brani.
Lo scorso anno ha visto lavorare da vicino Guardiola e Zeman.
”Ed è stato fantastico, un grande arricchimento, non solo tecnico. Ammiro tanto Guardiola, per il modo in cui ha fatto giocare il Barcellona, ma anche per come si comporta. Lui e Zeman insegnano calcio, io nel mio piccolo cerco di imitarli”.
Ha un pomeriggio libero, quale squadra sceglie di vedere?
”Ne dico tre. Barcellona, Roma e la Juve”.
Ci regala un assist per trasferirci in Italia. Juve ancora senza rivali?
”Le rivali ci sono, ma forse non hanno ancora raggiunto il livello della Juve. In questo momento la squadra di Conte ha qualcosa in più, ma il campionato italiano resta lo stesso interessante. Mi aspettavo qualcosa in più dal Napoli, aveva l’occasione per riavvicinarsi al primo posto ma non l’ha sfruttata”.
Resta il dato di fatto inconfutabile che il calcio italiano non se la passa benissimo.
”E’ chiaro che se pensiamo all’Italia degli anni ’90 il paragone non regge. Allora si dominava, in europa e nel mondo, i migliori giocatori li prendevano i club italiani. Oggi purtroppo non è più così. Il campionato inglese, spagnolo ma anche quello tedesco sono di un livello superiore al nostro. In Italia la gente non va più allo stadio, c’è disaffezione quando invece il calcio dovrebbe regalare gioia, emozioni positive. Gli ultimi scandali hanno aggravato la situazione. Bisogna ricompattarsi e rinnovarsi e non è solo una questione di impianti”.
Il Pallone d’Oro a chi lo assegna?
”Se guardiamo i numeri non c’è storia, Messi fa praticamente corsa da solo. Io avrei premiato Pirlo, un grande giocatore”.
In giro c’è qualcuno che le somiglia?
”Mi piacciono tanto Mata, Hazard e Oscar del Chelsea, giocatori moderni, dotati di grande tecnica, straordinari. In Italia invece, oltre a Pirlo ammiro molto Marchisio e Giovinco”.