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PARMA. GHIRARDI: “Stiamo facendo cose molto importanti”

Il presidente dei ducali traccia il bilancio del 2012…

(getty images)

Ai microfoni di Sky Sport il presidente del Parma Tommaso Ghirardi traccia il bilancio del 2012.

Siamo in una zona molto importante della classifica, se vediamo chi abbiamo davanti c’è da farsi venire la pelle d’oca. Forse si dimentica che Parma è una piccola città, una squadra che è ripartita dopo un crac di livello mondiale, stiamo facendo cose molto importanti. Magari si ricorda troppo il Parma del passato ma non dimentichiamo che essere ottavi e aver ottenuto due ottavi e un undicesimo posto negli ultimi tre anni sono risultati molto importanti. Ma più che una politica è una forma di sopravvivenza. L’unica possibilità di fare calcio è scovare dei giocatori giovani di prospettiva e fare un po’ di plusvalenza a fine campionato. Cessioni importanti a Gennaio? Non ho mai indebolito la squadra durante il mercato invernale, ho ceduto dei giocatori a fine campionato ma sempre a grandi squadre. Noi siamo tranquilli, a gennaio lasciamo lavorare gli altri e stiamo attenti a quelle che possono essere le opportunità per rafforzare la nostra squadra. Acquisti? A livello numerico abbiamo una carenza sulla fascia sinistra, sta giocando per ora Gobbi ma sta facendo più che gli straordinari, se abbiamo bisogno di qualcosa forse è a sinistra . La situazione economica del Paese, dell’Europa e del mondo intero è difficile, se anche gli arabi del Malaga hanno problemi di ridimensionamento figuratevi gli italiani. E’ corretto che ci sia un rigore sui bilanci, parliamo di aziende che danno da lavorare a centinaia di persone, non ci sono solo i giocatori. E’ giusto cercare di avere dei bilanci sopportabili, che permettano un equilibrio nei conti anche se è molto difficile. Donadoni? Una persona eccezionale, che si impegna sul lavoro in maniera esagerata, che ha una determinazione incredibile. Poi nella vita si trovano dei ruoli, delle situazioni in cui ci si trova meglio o peggio. Io sono orgoglioso di averlo come allenatore e siamo stati bravi a creargli un ambiente in cui si trova bene grazie a dei tifosi eccezionali come quelli del Parma e con strutture molto importanti. Lui e il suo staff si sono integrati alla grande. Stiamo organizzando tantissimi avvenimenti, ci sono molte iniziative. E’ un traguardo importante e da quando ho rilevato il club nel 2007 c’era molta voglia di festeggiare questo centenario e già allora mi ero posto l’obiettivo di festeggiarlo in serie A. La Serie A? Questo è un campionato difficile, altro che abbassamento della qualità. In Champions e in Europa League le italiane vanno avanti e quando incontrano altre rappresentanti del calcio europeo fanno bella figura. La Juve sta facendo delle cose eccezionali, è la favorita per il campionato ma dietro ci sono squadre competitive, stiamo attenti a dare giudizi sulla bassa qualità del nostro calcio. Forse si è abbassato il livello tecnico ma ne ha beneficiato quello agonistico, ci sono più giovani. Zeman? Deve smetterla di alimentari sospetti, non giova a nessuno. Ho imparato a non parlare più alla fine delle partite, quando si è ipertesi, ipersensibili e si cerca di trovare delle scuse. Gli arbitri stanno facendo dei campionati importanti, c’è una classe arbitrale giovane, che sta crescendo, che fa qualche errore e lo dice il presidente della squadra che forse ha subito più rigori quest’anno. Anch’io potrei dire che siamo ottavi ma potremmo essere settimi o sesti ma se il Parma è in questa posizione è per quello che ha dimostrato sul campo, non per errori o vantaggi arbitrali. E’ ora di finirla di fare polemica . Gli arbitri? Devono assumersi delle responsabilità in una frazione di secondo quando noi stiamo a discutere dopo aver rivisto le immagini quattro o cinque volte. Il calcio è stato studiato, realizzato con queste regole, bisogna accettarlo e finite la partite dovremmo andarcene tutti a casa, guadagneremmo in immagine e si eviterebbero certe figuracce. L’Elezione del presidente di Lega? E’ giusto che ci sia unità d’intenti, che ci si confronti e magari che si cominci a votare non a scrutinio segreto, così magari tanti colleghi verrebbero smascherati sui proclami che poi non si concretizzano nel voto

Redazione Sportiva