LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il numero uno della Fiorentina rilancia: “Il nuovo stadio? Siamo a buon punto”…
RASSEGNA STAMPA – Andrea Della Valle parla di ciò che è migliorato nel giro di pochi mesi intorno alla sua Fiorentina. Ovvero praticamente tutto. “Nel maggio scorso ci fu la prima contestazione dopo dieci anni di nostra gestione – ha detto il patron viola –, contestazione che arrivava comunque da una minoranza. Il calcio, si sa, assomiglia alle montagne russe. Su e giù. E nel giro di sei mesi sono cambiate parecchie cose. Semmai non ci aspettavamo questi risultati in così poco tempo. Siamo ripartiti con un gruppo completamente nuovo, il primo ad essere sorpreso da ciò che stiamo facendo sono io”. Altro argomento ed altra voglia di trasformazione. Si parla di Lega: “Intanto aspettiamo l’elezione del nuovo Presidente. Magari tornerò anche io in Lega, nonostante ci siano ottimi dirigenti che mi rappresentano. Tante cose devono essere riformate e ci sono molti presidenti nuovi e giovani. La rivoluzione dei Della Valle nel calcio? Siamo rimasti scottati dalla situazione in cui ci trovammo anni fa: adesso siamo in una fase in cui dobbiamo riprovarci”. Il vento del nord palesato da Zeman, invece, non lo avverte. “Non l’ho capita quella battuta. La Roma oltretutto è lì, a tre punti da noi in piena corsa Champions. Nelle zone alte della classifica c’è il nord, il centro ed il sud”. Obiettivi e rapporti. “La prima cosa che ho chiesto a Montella – prosegue Della Valle a “5 minuti di recupero” su Rai1 – è far divertire questa città. Firenze è calcisticamente molto competente. Adesso, vista la classifica, possiamo dire di essere in lotta anche per la Champions. La Juventus fa corsa a parte, noi siamo lì dietro con le altre”. A proposito di Juve, dopo il caso Berbatov la situazione rimane tesa: “Non ci sono rapporti particolari. Quella brutta storia è passata, non ci voglio tornare più sopra. A Natale siamo tutti più buoni, niente polemiche”. E se il Franchi in questo campionato si conferma fortino inespugnabile (nessuno ha vinto in casa della Viola), lo stadio nuovo rimane una priorità. “Siamo a buon punto, ma la strada è ancora lunga nonostante il sindaco Renzi si stia impegnando molto. Piuttosto mi spiace sottolineare come la politica abbia perso un’altra occasione per aiutare noi presidenti in merito. Siamo comunque fiduciosi, anche perché i nuovi impianti sono l’unica soluzione per avvicinarsi alle altre nazioni. Andando avanti così non si arriva da nessuna parte”.
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