Anche a Natale ecco arrivare puntuale il nostro borsino sul NBA
Settimana importante quella appena trascorsa a Los Angeles, i Clippers continuano a macinare vittorie e sono al 13esimo successo consecutivo, mentre i Lakers, che hanno ritrovato Steve Nash, hanno vinto le ultime 4 partite. Ad est intanto Miami si è portata in vetta a scapito di una New York sempre ottima, ma un filo meno letale. Bene anche Indiana tornata in zona playoff, nelle retrovie continuano a sprofondare Bobcats e Wizards, rinasce invece Toronto che senza Bargnani ha vinto 5 partite di seguito.
CHI SALE: Con 5 vittorie consecutive i Toronto Raptors sembrano essersi messi alle spalle il baratro in cui erano sprofondati. Gli avversari affrontati non erano certo corazzate, ma i Raps non hanno mai concesso 100 punti e sopratutto sembrano aver trovato più equilibrio nel gioco, con Calderon al posto dell’infortunato Lowry. Anche l’assenza di Bargnani non ha pesato più di tanto, Ed Davis e Amir Johnson, hanno un decimo del talento del Mago, ma difendono e prendono tanti rimbalzi. Chissà che a questo punto le voci su una possibile trade non diventino realtà…
Settimana scorsa vi abbiamo parlato dei Clippers questa settimana invece parliamo dell’altra metà del cielo di Los Angeles. I Lakers potrebbero finalmente aver svoltato la loro stagione. 4 vittorie consecutive, l’ultima della quali arrivata contro un’avversario ostico come i Warriors. Partita tra l’altro che ha visto il ritorno tanto atteso di Steve Nash. Il canadese è stato subito importante con 40 minuti in campo 12 punti e 9 assist. I prossimi 3 impegni contro Knicks, Nuggets e Blazers ci diranno se il paziente molto su questi Lakers.
CHI RESTA STABILE: Con 2 vittorie nelle ultime 4 gare i Milwaukee Bucks viaggiano a velocità di crociera. La squadra del Wisconsin infatti veleggia da tempo attorno al 50% e non sembra in grado di far il tanto atteso salto di qualità. Anche se la scommessa di abbinare Jennings ad Ellis è stata vinta e Larry Sanders si è rivelato un ottimo centro per il presente e sopratutto per il futuro la coperta dei Bucks è troppo corta. Ilyasova è il fantasma dello splendido giocatore dell’anno scorso e sul perimetro continua mancare pericolosità. Quartultima nel tiro da 3 Milwaukee ha anche il 21esimo attacco della Lega, troppo poco per una squadra con Ellis e Jenning, autentiche macchine da cenestri.
Dopo un’estate particolarmente movimentata, via Devin Harris, al suo posto Mo e Marvin Williams, i Jazz speravano di dare una scossa ad una squadra sempre di ottimo livello, ma che difficilmente produce un acuto. La mossa però non sembra aver funzionato, Utah continua ad essere una buona squadra, fortissima in casa (9-2), ma molto incostante in trasferta(6-12). Una squadra completa in ogni reparto, ma che non eccelle in nessuno.
CHI SCENDE: Mentre Charlotte continua a perdere, siamo a 15 in fila, questa settimana non possiamo non parlare dei Washington Wizards. La squadra della capitale, partita con ben altre ambizioni, ha vinto solo 3 partite su 25 e cavalca una striscia di ben 7 sconfitte consecutive. In attesa del rientro di John Wall e Trevor Ariza i Wizards sono l’unica squadra della Lega a segnare meno di 90 punti a partita e sono la peggiore per 5 complessiva dal campo e penultima nel tiro da 3.
Ad ovest invece impossibile non parlare della crisi dei Mavs. La squadra di coach Carlisle ha perso 6 delle ultime 7 partite sprofondando così al 12esimo posto nella Western. L’assenza, fortunatamente giunta al termine, di Dirk Nowitzki ha pesato tantissimo in termini di leadership. Mayo segna tantissimo, ma è carente sotto molti punti di vista, così come pesa la mancanza di gerarchie fisse in molti reparti, in particolare vicino a canestro. Intanto ieri sera è arrivato un pesantissimo -38 sul campo degli Spurs.
GIOCATORE DELLA SETTIMANA: Sta viaggiando a oltre 20 punti e 11 rimbalzi di media, ma questa settimana David Lee si è superato. Non solo perchè ha confezionato la prima tripla-doppia della carriera (23+11+11) contro i Bobcats, ma anche perchè ha scollinato altre 2 oltre sopra i 25 punti. Ma questi numeri non bastano per descrivere il dominio esercitato sotto i tabelloni dall’ex giocatore dei Knicks che è un’autentica forza della natura.
Edoardo Lavezzari