CORRIERE DELLA SERA – La squadra andalusa è stata estromessa a partire dalla prossima stagione per le pesanti sofferenze economiche…
CORRIERE DELLA SERA – Malaga fuori dall’Europa dalla prossima stagione. È la prima vittima nobile del fair play, quello finanziario imposto tre anni fa dall‘Uefa con Platini in prima fila. La squadra andalusa, come riportato dal Corriere della Sera, è stata estromessa dalle prossime competizioni continentali (il provvedimento è valido fino al 2017) per le pesanti sofferenze economiche verso giocatori, altri club e il fisco spagnolo. Il club allenato da Manuel Pellegrini ha tempo fino al 31 marzo prossimo per rimettersi in sesto altrimenti scatterà la squalifica per un’ulteriore stagione europea e così via fino all’azzeramento dei debiti. Intanto però deve aggiungere al bilancio in rosso anche i 300 mila euro di multa. «Sproporzionate e ingiustificate», così il Malaga ha commentato le misure adottate dalla Uefa parlando di «un ingiusto castigo esemplare destinato a trasformare la squadra in un capro espiatorio». La società annuncia battaglia e «lavorerà con impegno e senza sosta per ottenere giustizia, facendo appello con fermezza a tutti gli organismi necessari» e conferma di avere avviato già da qualche mese un processo di ristrutturazione per allinearsi al fair play finanziario. Nella rete dell’Uefa sono finite altre 6 squadre, di cui alcune dal passato illustre, come le romene Rapid e Dinamo Bucarest (insieme 21 scudetti e 26 coppe nazionali), la serba Partizan Belgrado (avversaria dell’Inter in Europa League, 24 titoli, 12 trofei nazionali e la Mitropa Cup del 1978), la croata Hajduk Spalato (17 campionati vinti e 14 coppe), oltre alla connazionale Nk Osijek e all’altra serba Vojvodina, tutte estromesse per la prossima stagione europea e sanzionate da 10 a 100 mila euro. Solo multa (75 mila euro) per gli ucraini dell’Arsenal Kiev, assolti i polacchi del Lech Poznan.