Il ct della Germania racconta alla stampa tedesca la partita che più lo ha fatto soffrire…
Sei mesi dopo Joachim Loew fa mea culpa. Intervistato dalla Sueddeutsche Zeitung, il ct della Germania torna sulla semifinale persa con l’Italia agli Europei e su alcune scelte poi criticate in patria, come quella di puntare su Kroos e Gomez al posto di Mueller e Klose. “Col senno di poi, probabilmente avrei disposto diversamente i giocatori – ammette – Posso essere criticato per non essere capace di cambiare le partite ma in alcuni casi non avevo altre soluzioni. Ci sono state diverse notti in cui mi sono svegliato in preda al panico, cominciando a ricordare alcuni frammenti di quella partita. E’ quasi come un film horror, ho la pelle d’oca quando ripenso a partite come quella“.
Il CT, analizzando le sconfitte con Italia e Francia (in amichevole) ha parlato anche dell’assenza di ritmo che ormai caratterizza la nazionale tedesca: “Disgraziatamente si è trasformato in una specie di modello di gioco. In queste situazioni normalmente abbiamo giocatori che non tentano di staccarsi e neanche di chiedere palla“. Un’idea confermata anche da BIERHOFF, intervistato da Focus: “Ci sono stati giocatori che per mezzo minuto non si si sono mossi dal posto in cui erano. Ancora non abbiamo reazioni adeguate all’imponderabile. La squadra deve essere in condizione di modificare il suo ritmo per esercitare il controllo della gara. Non deve sempre brillare, bisogna anche giocare con intelligenza”.