LA GAZZETTA DELLO SPORT – Brutta Fiorentina: Borja Valero la spinge ai quarti. E con la Roma si giocherà al Franchi…
RASSEGNA STAMPA – (F. Di Chiara) – Ci sono serate in cui si potrebbe giocare per ore e ore senza che la palla vada in porta. Così l’Udinese esce dalla Coppa Italia dopo aver avuto dieci palle gol e ai quarti passa la Fiorentina che grazie al successo della Lazio sul Siena, per regolamento della manifestazione, avrà la possibilità di sfidare nei quarti la Roma al Franchi anziché all’Olimpico. Per Montella nella serata in cui si è vista la Fiorentina più brutta della stagione, il progetto Europa va avanti. E passare il turno con Neto migliore in campo tra i viola rappresenta un segnale importante: il bel gioco per una volta non c’è stato ma soprattutto a centrocampo ancora una volta si è vista tanta qualità nonostante il forfait di Pizarro nel riscaldamento (lombalgia, sarà disponibile per sabato), e nel momento del massimo sforzo dell’Udinese (in avvio di ripresa e nel finale) la Fiorentina ha mostrato capacità di soffrire. Udinese-Fiorentina ha avuto anche una sfida nella sfida: quella tra Di Natale e Neto. La partecipazione al gioco di Totò è stata come sempre totale: ha tirato su la squadra, gli ha dato coraggio, ci ha provato in tutti i modi, su un cross di Fabbrini con una girata al volo ha anche dato l’illusione del gol agli 8mila del Friuli. Ma questa non era la serata giusta per Totò perché ha trovato un Neto insuperabile (e preferito per la seconda volta a Viviano) che nell’unica occasione in cui ormai era stato battuto ha trovato l’aiuto di Roncaglia, quel pizzico di fortuna che invece non ha avuto Padelli quando sul tiro di Borja Valero (37′) c’è stata una leggera deviazione di Danilo. Anche la Fiorentina avrebbe potuto chiudere il match con la stupenda punizione a giro di Pasqual finita sull’incrocio dei pali (7′ del secondo tempo) e una ghiotta occasione sciupata da Cuadrado ma forse sarebbe stato davvero chiedere troppo alla buona sorte e Montella è stato costretto a impiegare Jovetic per un’ora per far salire i suoi. Guidolin invece si è giocato anche la carta Muriel ma non è bastato. Così finisce con Di Natale che impreca per l’ennesima parata di Neto e con la Fiorentina che fa festa e per la terza volta nella storia elimina l’Udinese dalla Coppa Italia.