CONFERENZA STAMPA CONTE – Di seguito le dichiarazioni di Antonio CONTE in conferenza stampa, riportate da Tuttojuve.com, alla vigilia del match tra CAGLIARI e JUVENTUS:
“Buongiorno a tutti. Prima di iniziare, volevo comunque fare un augurio e mandare un grosso in bocca al lupo a Tito Vilanova, l’allenatore del Barcellona, perchè ho saputo che comunque dovrà affrontare un’altra battaglia molto più impegnativa rispetto a quella calcistica. E il mio augurio è quello di rivederlo quanto prima sulla panchina del Barça”.
Intanto si gioca, ed è già importante dopo tutto quello che è successo dietro a questa partita. Però non pensi che sia un capitolo abbastanza brutto del calcio italiano? Prima Cagliari, poi Parma, poi non si sa, poi sembra che il sindaco abbia dato l’autorizzazione in ritardo…
“Noi, ieri, fino al pomeriggio, non sapevamo dove andare a giocare, come preparare il programma, come preparare l’allenamento di oggi e la partenza, quindi siamo la parte colpita. Certo, dispiace che si arrivi sicuramente all’ultimo per prendere delle decisioni. Mi auguro che come per altre situazioni brutte queste cose facciano riflettere e mi auguro che in futuro possano esserci degli accorgimenti e delle migliorie, perchè si può migliorare; noi in Italia possiamo migliorare tanto su tante cose, su tante”.
Volevo chiederti se ti dispiace che Lucio abbia rescisso il contratto e capire che cosa è successo? Sembrava un ottimo titolare per la Juventus l’estate scorsa…
“A me dispiace sempre quando un calciatore va via, perchè si instaurano dei rapporti non solo calcistici, anche personali. Io si Lucio non posso che parlare bene, anzi benissimo, perchè lui si è dimostrato un campionissimo sotto tutti i punti di vista, durante la settimana, negli allenamenti, nei comportamenti, nell’inserimento nel gruppo. Sicuramente avrei avuto bisogno di più tempo per cercare di inserire Lucio in un meccanismo collaudato come quello della difesa a tre, dove non aveva mai giocato. Davanti aveva tre giocatori come Barzagli, Bonucci e Chiellini che sono tre titolari della Nazionale e che compongono un reparto che dall’anno scorso dà grande affidamento, grande affidabilità. Da parte sua capisco anche che c’era la voglia, a 34 anni, di rimettersi sempre in discussione e di scendere in campo. Quindi c’è stata questa opportunità del San Paolo e lui, anche se era molto dispiaciuto, era contento per questa richiesta, anche per la sua famiglia, per tornare in Brasile. Questa è la storia”.
Per quanto riguarda i difensori, visto che è arrivata questa tegola di Chiellini, volevamo capire se avete già un’idea di quanto dovrà stare fermo più o meno. E poi per la partita di domani se c’è anche qualche altra situazione da valutare, se ci sono giocatori che non stanno bene…
“L’infortunio di Chiellini dispiace, perchè sicuramente Giorgio è un calciatore che tutti vorrebbero avere, per quello che dà in campo e fuori dal campo. E’ uno dei leader, quindi sicuramente dispiace molto il suo infortunio. Però sono altrettanto convinto e sicuro che tornerà più forte di prima, cercando di guarire il più in fretta possibile, con l’apporto dello staff medico. Per quanto riguarda il mercato, non cambia assolutamente nessuna strategia questo infortunio, perchè alla fine non sappiamo ancora quanto ci vorrà, però quello che avevamo in mente era già pre-infortunio di Chiellini, cercare di sopperire anche alla partenza di Lucio, guardando con un occhio al fatto che Asamoah vada a giocarsi la Coppa D’Africa per tutto il mese di gennaio. Quindi le idee sono ben chiare. Certo che dispiace perchè Giorgio è un perno importante, ma sono anche convinto che la squadra riuscirà a rispondere nel migliore dei modi a questa assenza, che è pesante. Altri acciacchi…vediamo oggi. C’è sempre il solito Vucinic che ha questo problemino, faremo le necessarie valutazioni, sapendo benissimo che farò scendere in campo la squadra migliore, quindi quella che mi da più garanzie, tenendo conto di questi acciacchi, tenendo conto eventualmente di problematiche dell’ultim’ora, perchè… faccio gli scongiuri, ma mi auguro che non ci siano. Quindi cercheremo di gestire un momento… forse è la prima partita in cui andiamo ad affrontare una serie di problemative dovute all’infortunistica, mi riferisco a Chiellini, a Vucinic, a qualche altro ragazzo che non sta benissimo. Però sono convinto che questa squadra darà delle risposte importanti”.
Quanto è stata difficile la preparazione di questa partita dal punto di vista psicologico? E’ stata una settimana in cui, anche a causa dei risultati di chi sta dietro di voi, si è parlato di celebrazioni, di titolo d’inverno…. E’ una delle classiche trappole che ti spaventano di più e quindi il tuo lavoro in questi giorni è stato martellante sotto questo punto di vista? Oppure ormai la squadra ha quella maturità che ti lascia tranquillo e non credi che domani, anche a causa delle vacanze, possano esserci dei cali di tensione?
“Una domanda molto pertinente per il periodo, visto che subito dopo ci sono le vacanze, quindi magari ci sono delle valigie pronte; e questa è una domanda giusta anche per via del fatto che è una settimana in cui ci sono stati elogi sperticati, sotto tutti i punti di vista, a tutti. Io sicuramente farò il mio, ma mi aspetto una risposta importante da parte della squadra, perchè effettivamente ci sono questi pericoli, inutile nasconderli. Il pericolo dell’appagamento, il pericolo dell’essere elogiati, quindi di essere carichi di prosopopea, di presunzione. C’è il pericolo. Così come c’è il pericolo di essere già con la testa sull’aereo, direzione vacanze. C’è il pericolo. Però in questi momenti che io mi chiedo…. non è che mi chiedo… voglio delle risposte importanti, perchè la crescita passa anche da questi momenti, dal saper gestire questi momenti. Sono convinto che la squadra sia una squadra che… mi ha sempre sorpreso in positivo. Sono convinto che lo farà anche domani, sapendo benissimo che ci sono questi grandi pericoli che io ho appena detto”.
Del pericolo Maya si parla nello spogliatoio? Domani la fine del mondo. I Maya come anti-Juve?
“(sorride, ndr) No, lascia stare. Mi piacerebbe rispondere come ha risposto Albanese prima…quindi pensiamo all’oggi, senza porci grandi assilli o grandi ansie particolari. Cerchiamo di allenarci bene oggi per prepararci alla grande per la partita di domani. A casa mia non ci siamo preparati, non abbiamo fatto scorte di vivere e non abbiamo bunker particolari per eventuali cataclismi o qualcosa di particolare (ride, ndr), però mi auguro sinceramente di continuare a vedervi, che è dura, però..”.
Questa ti è costata molto…
“Appunto, è dura dire questo, ma mi auguro di continuare a vedervi”.
Se però avessero ragione i Maya e finisce tutto, il tuo Oscar di questo anno e mezzo a chi lo daresti?
“(ride, ndr) Non presupponiamo niente, diciamo che questo Oscar per questo anno e mezzo va sicuramente ai miei calciatori e alla mia società, perchè come ho detto prima sono stati speciali e so di avere una società e dei calciatori speciali. Quindi il mio Oscar va alla società e ai miei calciatori perchè hanno fatto qualcosa di bellissimo e di straordinariamente bello. Ed essere io il loro allenatore è un grande onore per me”.
Ti volevo chiedere, rispetto all’anno scorso siete campioni d’inverno con due giornate d’anticipo. E’ perchè voi state andando ad una velocità maggiore oppure sono le avversarie che sono più scarse?
“No, i numeri parlano chiaro, perchè noi rispetto all’anno scorso abbiamo più punti in classifica, e quindi noi stiamo viaggiando a velocità importante, a velocità straordinaria. Le avversarie ci sono e sono molto forti, quindi basti pensare che l’anno scorso comunquesi è girato a 41 punti… abbiamo girato che eravamo campioni d’inverno noi e il Milan a 41 punti se non sbaglio…eravamo campioni d’inverno a 41 punti tutte e due. Adesso abbiamo già 41 punti, mancano due partite ancora, quindi c’è la possibilità di fare meglio dell’anno scorso, a testimonianza che si sta viaggiando ad un ritmo superiore e si stanno facendo delle cose belle. Detto questo, se poi alla fine non arrivi ad alzare qualcosa, ci sarà il titolo di campione d’inverno che onestamente non so che farmene, se alla fine non dovesse arrivare la vittoria finale”.
Domani i giocatori, oltre ai tre punti, si giocano anche qualche giorno di vacanza in più o in meno? Questa partita può determinare un premio o una punizione?
“Io più premi di tutti i giorni che gli ho dato, onestamente non…. penso di essere l’unico allenatore in Italia ad aver dato tanti giorni. Magari ne tolgo qualcuno…no scherzo. Non c’è bisogno di aggiungere o di togliere perchè c’è una maturità tale che bisogna affrontare la partita nella giusta maniera. Ma come ho detto prima, sapendo che ci sono dei pericoli. Il pericolo di pensare a cosa mettere nella valigia, invece di tirare la palla in porta; il pericolo di essere gasati e presuntuosi, quando non si è fatto ancora niente, però lavoriamo tanto su questo e mi aspetto una grande risposta da parte della squadra. Una grande risposta al di là del risultato. E’ una questione di mentalità, di approccio alla partita, di prestazione, poi si può vincere o si può perdere, ma l’importante è che ci sia l’atteggiamento giusto, questo è fondamentale”.
La sua idea sul Pallone d’Oro: non ci sarebbero dovuto essere posto per Andrea Pirlo almeno alla fine? Tre competizioni ha fatto ed è arrivato sempre alla fine o alla finale. Un primo posto e due secondo. Anche adesso è un trascinatore. Se non a Pirlo a chi lo darebbe?
“Sinceramente, Andrea sul podio ce l’avrei visto benissimo. E’ inevitabile che non dare il Pallone d’Oro a Messi, sarà sempre lo stesso…ma se uno ti fa 80-90 gol durante l’anno, cioè è talmente evidente la bravura di questo calciatore e il peso specifico che ha, che diventa difficilmente contestabile questo Pallone d’Oro. Lo dico in maniera molto obiettiva. Detto questo, Andrea è un calciatore che avrei visto bene sul podio e personalmente, fossi stato io il giurato, glielo avrei dato il Pallone d’Oro”.
In attesa del commento post-sorteggio, qual è adesso lo stato d’animo adesso? Hai chiesto di essere informato durante l’allenamento o lo saprai dopo?
“E’ inutile dirlo, la notizia arriverà durante l’allenamento. Potrei dire anche non me lo dite, non lo dite ai ragazzi, però lo trovo talmente una cosa normale che è giusto che si sappia appena arriva, durante l’allenamento, sapendo benissimo che non intaccherà l’attenzione che dedicheremo all’allenamento di oggi. Detto questo, l’ansia positiva del sorteggio di oggi, fa parte di quel processo di crescita che ci siamo prefissati da quando abbiamo iniziato questo progetto. Quindi siamo tornati a vivere la vigilia del sorteggio con la consapevolezza di essere tornati e di partecipare a queste bellissime vigilie. Poi della squadra che uscirà dall’urna avremo grandissimo rispetto, ma come sempre non ci sarà mai paura nei confronti di nessuno. La squadra che uscirà dall’urna, fa parte comunque del nostro cammino, in questo miglioramento che noi dobbiamo fare, in questo progetto che deve continuare a crescere”.
A proposito di Maya, di Oscar, sta veramente arrivando la fine del mondo, perchè non vi tirano più nelle polemiche, quindi senti un’aria nuova? Oppure è cambiato qualcosa nei confronti della Juve?
“Sai, io penso che la Juventus stia dimostrando da più di un anno a questa parte di essere una squadra che sta meritando nettamente sul campo quello che sta facendo, la vittoria del campionato, la vittoria della Supercoppa, la partita persa in Coppa Italia, il superamento del turno in Champions League, essere primi. Io penso che sia una cosa talmente evidente che diventa difficile comunque anche architettare una polemica o un qualcosa. Noi quello che vogliamo far parlare sempre è il campo. Penso che la Juventus stia facendo parlare il campo, anche il più cieco penso cominci ad accorgersi che comunque ci sono delle fondamenta solide in quello che stiamo facendo, che le polemiche sono futili e sterili e servono solamente a creare negatività intorno al calcio, che ce n’è già tanta. Quindi cerchiamo di pensare al calcio giocato e che vinca il migliore. Questo è il mio augurio a fine anno e per l’anno nuovo”.