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PREMIER LEAGUE. FERGUSON: “Guardiola? Simbolo di calcio attraente e spettacolare”

Il tecnico dei red devils: “La Premier League non è in declino”

(getty images)

 

Il tecnico del Manchester United, Sir Alex Ferguson si è concesso in una lunghissima intervista a Eurosport.com: Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Ora che ci avviciniamo alla fine del 2012 cosa ne pensa del campionato inglese? Che 2012 è stato?

Credo che sia ancora il campionato più spettacolare; c’è un grande equilibrio, chiunque è in grado di batterti. C’è una dedizione totale da parte dei club: i tifosi lo percepiscono e ci sostengono con enorme affetto. Non puoi far altro che dare il 100%. E poi gli stadi sono splendidi. Anche la Bundesliga è cresciuta e può contare su impianti moderni, su di una grande partecipazione di pubblico (il calcio ha costi inferiori in Germania); e poi c’è un grande livello per quanto riguarda la qualità di gioco. Detto questo, secondo me il campionato inglese rimane il torneo più eccitante in Europa.

Alla luce dei recenti risultati in Europa c’è una scuola di pensiero che ritiene che sia in atto un processo di declino del calcio inglese. Lei è d’accordo?

No, non son d’accordo. Sicuramente nella scorsa stagione è arrivata qualche delusione in ambito europeo ma non dimentichiamoci quando abbiamo portato in semifinale tre squadre inglesi su quattro posti, per non parlare della finale tutta inglese tra la nostra squadra e il Chelsea. Ci sono stati dei contrattempi ma i nostri successi hanno stimolato i club della Barclays Premier League a fare di tutto per eccellere in Europa. Non credo le recenti delusioni siano destinate a lasciare il segno: è un fenomeno passeggero, non persistente.

Come crede che le norme d’implementazione e regolamentazione del Fair Play influenzeranno i rapporti di potere all’interno della Premier League e in ambito europeo?

Se verranno applicati per come sono stati predisposti questi principi riguarderanno tutte le squadre europee, non c’è nessun dubbio, e certamente ci sarà una maggiore uguaglianza. La forza della Uefa risiede nel fatto che si debba essere invitati alla Champions League – non si vinca il diritto di andare in Champions League. Bisogna approcciare la competizione con questa mentalità. Se verrà applicato questo principio si potrà solo migliorare la qualità dei campionati”.

Abbiamo appena visto infrangere il record di reti segnate durante l’anno solare. Crede che con gli standard odierno questo record potrà essere ritoccato?

Difficile dirlo; si tratta di un record straordinario, stabilito da un calciatore eccezionale. Credo che ogni decennio porti in dote un fuoriclasse assoluto. È successo negli anni Sessanta con Di Stefano, poi Puskas, Di Stefano; il testimone poi è passato a Johann Crujff. Negli anni Ottanta c’ stato Van Basten. Oggi abbiamo Lionel Messi, ma anche Cristiano Ronaldo, non credo sia inferiore all’argentino. Sono due fuoriclasse. Noi tutti ci auguriamo che cresca un giocatore di quel livello nel Manchester United.

C’è una grande rivalità tra questi due giocatori.

Chiaro, ma non credo siano in competizione l’uno contro l’altro; lavorano semplicemente per essere i migliori in quello che fanno; per Cristiano ne sono sicuro perché l’ho avuto sei anni con me.

Parlando sempre di Barcellona, quali sono le qualità che rendono Pep Guardiola il tecnico più richiesto al mondo?

I trofei che ha conquistato con il Barcellona parlano per lui; ha impostato la squadra sul possesso palla dandogli un gioco spettacolare e riconoscibile. Ha un curriculum di tutto rispetto, ed è il simbolo di un calcio attraente e spettacolare. Se mi chiede perché abbia una valutazione di mercato simile a quella di un top player non ne ho la minima idea.

 

Redazione Sportiva