CALCIOSCOMMESSE. Il verdetto

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (C. Santi) – La mazzata era attesa. La Commissione Disciplinare non ha accettato le richieste del procuratore federale Palazzi. Il Napoli ha avuto 2 punti di penalizzazione e non uno come aveva chiesto Palazzi oltre ad una multa di 70 mila (contro i 100 mila iniziali) euro. Mano più leggera, invece, per Cannavaro e Grava: la loro squalifica è stata ridotta da 9 a 6 mesi mentre per Gianello lo stop sarà di tre anni e 3 mesi. La Disciplinare ha inflitto 2 punti di penalità anche al Portogruaro. Il Napoli in quarantotto ore è passato da anti Juve a inseguitrice a 10 punti di distanza dai bianconeri, al quinto posto e con tanti interrogativi anche se questa, va ricordato, è la sentenza di primo grado e non definitiva. Adesso ci sarà l’appello alla Corte Federale che verrà discusso a metà gennaio e poi un ultimo passaggio al Tnas per chiudere la vicenda a febbraio 2013. La Commissione Disciplinare ha deciso di applicare il principio della responsabilità oggettiva – pur attenuata negli ultimi tempi – e di sanzionare, come avvenuto in passato, con 2 punti di penalizzazione e un’ammenda per ogni illecito. Per il Napoli, che paga per il presunto illecito in Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 messo in piedi dall’allora terzo portiere (che non ha mai giocato) Gianello, il verdetto è pesante. Il club di De Laurentiis non condivide questa sentenza. “Non si possono alterare irrimediabilmente i campionati in corso di svolgimento”, ha scritto nel suo sito. La Commissione Disciplinare ha ritenuto attendibili le dichiarazioni di Gianello che, pur avendo cambiato versione quattro volte, ha ammesso le sue responsabilità nel colloquio con il poliziotto suo amico. Gianello ha chiamato in causa Quagliarella, poi lo ha scagionato: l’attaccante ora della Juve è scomparso dall’inchiesta. Il Napoli sapeva perfettamente quali rischi correva e sapeva, anche, dell’esistenza della responsabilità oggettiva. Avrebbe fatto meglio – ma il suo avvocato Grassani non ha ritenuto percorrere questa strada – a patteggiare (non solo con i soldi) precisando che, viste le norme, era costretto a farlo pur non avendo commesso alcun illecito. Adesso si cercherà di trovare una soluzione e per questo lo stesso Grassani e il difensore di Gianello, Chiacchio, stanno discutendo. Grassani, intanto, è pronto a chiedere i danni per il Napoli. “La società ha subito danni patrimoniali, di immagine e anche tecnico-sportivi – ha detto – e sono tutte ragioni di risarcimento che potranno essere prese in considerazione”. C’è un piccolissimo rischio per il club di Mazzarri di perdere l’attuale partecipazione all’Europa League. Difficilmente (quasi impossibile) che l’Uefa intervenga per una vicenda che non vede il Napoli direttamente coinvolto. Napoli che, intanto, deve risolvere problemi di campo e andare sul mercato. Cannavaro sarà out forse non per sei mesi ma tre o quattro e, quindi, occorre un rinforzo in difesa. A Mazzarri, che domenica sera negli spogliatoi avrebbe fatto da paciere nel presunto litigio tra Cavani e Inler, piacciono Bocchetti, centrale attualmente al Rubin Kazan, e l’argentino Silvestre anche perché il connazionale Fernandez non gode di troppa fiducia. Per l’attacco il Napoli, che lascerà partire Vargas cerca Floccari.

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