JUVE. È una Juve kolossal. Attacco, difesa, gioco. Gli oscar sono tutti suoi

LA GAZZETTA DELLO SPORT – E’ la squadra che segna più gol e che ne subisce di meno Pirlo miglior regista e Vidal miglior «attore protagonista»

(getty images)

 

Sette punti di vantaggio dopo 17 partite, il titolo d’inverno con due turni d’anticipo, il miglior attacco (se non si contano i tre gol segnati a tavolino dalla Roma contro il Cagliari), la miglior difesa, una sensazione di evidente superiorità. Una Juve da Oscar, quindi. La stagione è ancora molto lunga, le difficoltà di solito arrivano quando non te le aspetti, però per il momento i bianconeri meritano solo applausi. E, giocando un po’, possiamo attribuire i premi di metà campionato.

Migliore sceneggiatura: Antonio Conte. Il tecnico è il grande artefice del miracolo Juve. Come hanno scritto domenica i tifosi su un lunghissimo striscione, è stato Conte a portare la Juve dal purgatorio al paradiso. Sedici mesi fa la squadra bianconera era un cantiere aperto, adesso è il punto di riferimento per tutto il movimento calcistico italiano.

Miglior attore: Arturo Vidal. I protagonisti sono tanti, tutti i giocatori hanno una parte importante nella sceneggiatura di Conte, ma finora c’è un interprete decisamente più bravo. Arturo Vidal merita l’Oscar perché dalla Supercoppa di metà agosto ha messo la firma nei successi della squadra. Con 9 gol è insieme a Quagliarella il capocannoniere bianconero, ma al di là di questo dato (comunque fenomenale) il cileno incarna perfettamente lo spirito della Juve: grinta, voglia di vincere, rabbia nella riconquista della palla, gusto nel giocarla e piacere nel mostrare doti tecniche di primo livello.

Miglior regia: Andrea Pirlo. Per un po’ è sembrato meno scintillante dell’anno scorso: colpa della Champions, secondo qualcuno, o magari del gioco leggermente diverso rispetto alla stagione dello scudetto, quando il movimento senza palla era sicuramente maggiore. La realtà è che si sta cercando il pelo nell’uovo: Pirlo comanda il gioco con la consueta lucidità e fantasia e in più ha segnato quattro gol su punizione.

Migliori effetti speciali: Gigi Buffon. German Denis non è uno che davanti al portiere si spaventa. Eppure è rimasto vittima anche lui della magia di Gigi. Buffon fa sembrare la porta piccolissima e il suo corpo enorme, così batterlo assomiglia a un’impresa. La Juve ha incassato appena 10 gol finora e la serenità con la quale gioca tutta la squadra, a partire dai difensori, nasce dalla consapevolezza di avere in porta un fuoriclasse assoluto. Contro l’Atalanta ha fatto una sola parata: decisiva.

Migliore scenografia: I tifosi. La bellezza di una partita allo Juventus Stadium la fanno anche i tifosi. La curva Sud a ogni partita prepara coreografie molto belle e soprattutto il giorno del ritorno di Conte sulla panchina casalinga si è scatenata. Anche quest’anno lo Stadium è quasi sempre pieno, l’atmosfera è calda e i giocatori ne traggono evidenti vantaggi. Non sono mancati episodi da censurare (tipo lo striscione su Superga), ma di solito il comportamento degli ultrà è buono. Ed è la dimostrazione che uno stadio confortevole, senza barriere e in cui la partita si veda e si «viva» bene rappresenta la migliore prevenzione contro i teppisti. Che non vanno confusi con i tifosi.

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