LA GAZZETTA DELLO SPORT – Allegri: “Stiamo valutando i rinforzi. Berlusconi? Non è solo un portafortuna”. Maltempo: salta il blitz di Silvio…
RASSEGNA STAMPA – (M. Pasotto) – Ufficialmente nessuno osa definirlo un talismano, perché non è elegante ridurre il Presidente a un semplice cornetto da mettere in tasca, ma la domanda ieri aleggiava ingombrante a Milanello: che ne sarà di Milan-Pescara senza la visita del Cavaliere alla vigilia? Berlusconi per il momento si ferma a cinque apparizioni, che hanno portato tre vittorie, un pareggio e una sconfitta (ma in questo caso non era vigilia: in ambito scaramantico si può invalidare…). Ieri il maltempo ha bloccato le pale dell’elicottero presidenziale. E poi, come dice Allegri, “Berlusconi è già intervenuto ieri sera (venerdì, ndr) alla festa di Natale. Ha entusiasmo e carisma, ed è riduttivo vederlo come un portafortuna. Non viviamo le sue visite a Milanello come un fatto scaramantico”. Anche perché le parole del Cavaliere di venerdì producono una melodia molto piacevole per le orecchie dell’allenatore, visto che contengono termini come progetto, acquisti, ciclo e successi. Berlusconi ha parlato di 3-4 mister X nel mirino e Allegri conferma: “Osservando la rosa in questo momento, i reparti su cui andare a guardarci in giro sono centrocampo e attacco. In settimana ci incontreremo con la dirigenza per valutare il mercato in uscita e in entrata“. Perché, bisogna sempre sottolinearlo, gli arrivi sono legati allo sfoltimento della rosa (almeno 4-5 elementi). Rosa che intanto va ricomponendosi quasi interamente: Montolivo oggi ci sarà, Constant pure mentre Abate, Antonini e Muntari erano già rientrati. I dubbi riguardavano Mexes (influenza) e Boateng (problemi a una caviglia), ma sono stati convocati entrambi. A parte gli oggetti misteriosi Didac Vilà e Traoré, gli unici indisponibili sono De Jong, Bonera (quasi pronto) e Pato, su cui Allegri assicura: “Il giocatore è ovviamente recuperabile. Ma ormai se ne parla nell’anno nuovo: il 6 gennaio sarà a disposizione”. Il 2013 per Ale inizierà come il 2012: con la speranza che sia fisicamente un anno migliore. Ci sarà bisogno di lui anche perché gennaio proporrà subito la super sfida di Coppa Italia contro la Juve. E Allegri viene punzecchiato da una domanda: “Conte qualche giorno fa ha detto che vincere una volta può succedere a tutti, può essere fortuna, mentre rivincere è molto più difficile. Lei si riconosce in questa descrizione?”. Silenzio, riflessione, sorrisino: “Non mi sono assolutamente riconosciuto nelle parole di Conte, anche perché noi ci siamo ripetuti. Poi, purtroppo, il destino in certe situazioni…”. Un destino di nome Muntari, ovviamente, che Allegri non nomina perché si morde la lingua in tempo. E sottolinea: “Conte sta facendo un ottimo lavoro e ha buone possibilità di ripetersi in campionato ma la Juve, con l’Inter, negli ultimi 4 anni ha speso un bel po’ di milioncini e quindi è normale che entrambe lottino per lo scudetto. Noi, per esigenze di bilancio, abbiamo ricostruito”. Per il momento bisogna accontentarsi di risalire la classifica con molta pazienza. Ecco perché la partita col Pescara “non si può sbagliare, visto che l’obiettivo è arrivare a Roma dopo aver ulteriormente ridotto i punti di ritardo rispetto a chi ci precede”. Un Pescara di cui Allegri conserva “ricordi bellissimi e che ha ragazzi interessanti come Weiss, Bjarnason e Perin. Questo campionato fatto di giovani può essere l’inizio di un nuovo ciclo nel nostro Paese. A me piace lavorare coi giovani. Non è un anno zero del Milan, lo è per tutto il nostro calcio. E mi pare una bella cosa”.