IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (D. Magliocchetti) – Karl Heinz Riedle, detto Kalle, centravanti della Lazio dal ’90 al ’93, ottanta presenze e trenta gol con la maglia biancoceleste. Le maggiori soddisfazioni da calciatore le ha avute con il Borussia Dortmund, conquistando nel ’97, grazie a una sua doppietta in finale, la Champions League contro la Juve.
“Ho vinto tanto, ma la Lazio mi è rimasta nel cuore, quando posso la seguo e tifo come un matto. Sono stati tre anni splendidi”, le parole dell’ex bomber tedesco.
Le piace la Lazio di Petkovic e Klose?
“Moltissimo, la ritengo una grande squadra che può anche vincere qualcosa d’importante. Miro è ben accompagnato, con lui ci sono ottimi giocatori che possono fare la differenza. Hernanes è uno di questi”.
É sorpreso per quello che sta facendo Miro in Italia?
“Non avevo dubbi. Klose, oltre a essere un grandissimo campione, è un ragazzo eccezionale. Uno che gioca e lavora con umiltà ed è prezioso, non solo per i gol che segna, ma anche perché si mette a disposizione della squadra. Era così al Bayern ed è così nella Lazio“.
Dispiaciuto della sua partenza dalla Germania?
“Beh, un po’ sì, anche se quando ho saputo che sarebbe andato a finire alla Lazio sono stato felice. Non l’ho mai capita la scelta del Bayern Monaco. Rimasi sconcertato quando non gli rinnovarono il contratto. Ma come si fa a dare via uno come Klose? Lui sta per scrivere la storia del calcio tedesco, mica è poco”.
Che significa per una punta superare il record di Gerd Muller.
“Tantissimo. Muller per noi è un mostro sacro e chi lo supera diventa una leggenda. Glielo auguro tanto a Miro“.
Riedle si rivede un po’ in Klose?
“Non scherziamo, lui è un grande. Diciamo che tutti e due siamo bravi di testa, forse io avevo più elevazione, lui è senza dubbio più completo: tecnica, scatto e tiro. Un altro passo rispetto a me”.
Ancora sei gol e poi supererà i 30 fatti da lei con la maglia biancoceleste.
“Spero ne segni il triplo e faccia vincere la Lazio scudetti e trofei, a cominciare già dall’Inter“.
Tra i nerazzurri c’è un certo Milito, una bella sfida con Klose, no?
“L’argentino è bravo sul serio, ma sono due giocatori diversi. Miro si sacrifica ed è altruista, mentre l’argentino è opportunista e pensa solo al gol”.
Neanche glielo chiediamo chi è più bravo…
“Rispetto Milito, ma da attaccante, e non da tedesco, sia ben chiaro, dico cento volte Miro. È più completo, non ci sono dubbi”.
E che partita sarà tra Lazio e Inter?
“Combattuta e tatticamente difficile. Sono certo però che sarà una gran bella sfida tra due formazioni che vogliono arrivare in Champions e forse qualcosina di più. Tra le due penso che alla fine vincerà la squadra di Petkovic, la vedo più compatta e gioca molto meglio”.
Risultato?
“Non sono bravo in queste cose, mi auguro 2-0 con reti di Hernanes e Klose“.
Conosceva Petkovic?
“Non molto, ma è bravissimo. E lì chi è stato in gamba è Igli Tare. Per me la Lazio ha fatto un ottimo acquisto con il tecnico croato. Non è facile fare così bene in Italia al primo anno”.