LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (M. Calabresi) – Alla Roma, Stoian uno scherzetto l’ha già fatto: esplodendo a Bari, l’ha ‘costretta’ a sborsare un milione ai pugliesi per ricomprarlo, prima di spedirlo a Verona nell’affare Bradley. E nella Primavera di De Rossi, Stoian faceva il ruolo attuale di Florenzi: “In pochi si aspettavano che saremmo arrivati in Serie A così presto — ammette il romeno —. Ad Alessandro domenica chiederò la maglia, basta che non faccia il fenomeno…”.
Prima volta contro la Roma, sensazioni?
“È una partita speciale, a Roma sono cresciuto. Se dovessi iniziarla in panchina, spero che poi Corini abbia bisogno di me”.
La Roma sembrava non puntasse su di lei, ma dopo Bari è cambiato tutto.
“Sono contento. Sognavo di vivere una stagione da protagonista e di arrivare in Serie A”.
Ci pensa a un ritorno a Roma?
“A fine stagione. Ora devo dare tutto per il Chievo: Verona è la città ideale per un giovane che vuole crescere. Fa freddo e resto a casa a giocare alla playstation, ma mi trovo benissimo”.
Fosse arrivato un anno più tardi a Pescara, si sarebbe trovato Zeman.
“Per un attaccante è il massimo giocare con lui, ma sono felice degli allenatori che ho trovato sulla mia strada. Tutte grandi persone”.
Ritroverà Totti, a cui quattro anni fa fece un tunnel in allenamento.
“Non ricordo bene come andò. Può succedere, ma l’importante è avere rispetto dei più grandi. E io ho sempre rispettato tutti”.
Fermare la Roma è diventata un’impresa.
“Ma noi stiamo bene: due vittorie fuori casa ci hanno dato un po’ di respiro. Speriamo di fermarla noi, e di fare punti anche a Torino per passare un Natale sereno. Tornerò in Romania: sono figlio unico, la mia famiglia non vede l’ora di riabbracciarmi”.