LA GAZZETTA DELLO SPORT – Giovinco batte il Cagliari con la maglia numero 12 segnando al 12′ della ripresa la sua 12a rete in bianconero. E nei quarti può essere sfida al Milan…
RASSEGNA STAMPA – (M. Graziano) – La Juventus batte il Cagliari. E se il Milan stasera farà il suo dovere, subito dopo l’Epifania avremo un quarto di Coppa Italia che più nobile non si può. Gara secca, a Torino. L’anno scorso le bande di Conte e Allegri si incontrarono in semifinale. Non bastarono 180′, la Juve passò ai supplementari. Spettacolo fu e spettacolo eventualmente sarà. Sicuro. Eccolo il primo gol decisivo di Giovinco, l’ottavo stagionale. Di furbizia e classe allo stesso tempo. Rossettini che dorme, Seba che piomba sul pallone, lo sequestra, poi la finta che manda in tilt il resto della difesa sarda e quindi il letale sinistro rasoterra. Al 12′ della ripresa dodicesimo centro da bianconero, firmato il 12-12-2012, lui che indossa la maglia numero 12: musica per gli amanti della numerologia. Ma Giovinco la serata se la ricorderà soprattutto per la prestazione personale: migliore in campo, protagonista dal primo all’ultimo minuto. Assist a ripetizione (sprecano prima Bendtner e poi Matri), la perla che decide la gara e un gran movimento a tutto campo. Zero rischi (una sola parata per Buffon) contro un Cagliari pieno di riserve e con due minorenni in difesa (Murru e Del Fabro). Gara condotta al piccolo trotto, in sicurezza. Difesa che si conferma ai limiti dell’invalicabile. Conte cambia molto, ma sempre nell’ambito del 3-5-2. Buffon fa gli straordinari (Storari è squalificato), davanti a lui c’è Marrone a comandare la difesa. Piccola novità: Barzagli trasloca sul centro sinistra, Bonucci va dall’altra parte. Sulle fasce Isla e De Ceglie: entrambi sono in evidente ritardo di condizione. In prospettiva, c’è bisogno di loro nell’immediato futuro bianconero, perché Lichtsteiner non sembra avere il serbatoio dello scorso anno e Asamoah a gennaio se ne va in Coppa d’Africa. In mezzo al campo guida Pogba, gran bel muro davanti alla difesa, regia invece scolastica: da queste parti sono abituati al genio di Pirlo. Accanto al francesino, Padoin e la ‘sorpresa’ Vidal. Sorpresa? Sì, in formazione era annunciato Giaccherini, che però va k.o. a livello di stomaco. Passa poco più di un quarto d’ora e anche Vidal si ferma: da verificare il ginocchio destro del cileno. Ansia. Dentro Asamoah, poi altro guaio in casa Juve: a fine primo tempo si rompe Bendtner. Dentro Matri. È carico, si sbatte, ci prova, ma non segna nonostante la serata di grazia di Giovinco. E allora il Cagliari esce a testa alta anche a livello di risultato.