La JUVE è una fortezza

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Dopo la rete del Pescara incassato solo il rigore del Milan: così i bianconeri hanno preso il volo in Italia e in Europa…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Graziano) – Agnelli guarda avanti. Lo scudetto dell’anno scorso “è solo il primo passo”, aveva detto più volte negli ultimi giorni. E ieri il Presidente della Juventus ha voluto ribadire il concetto: “L’anno scorso è stato straordinario, ci ha reso estremamente orgogliosi. Oggi celebriamo i successi dell’ultima stagione. I risultati sportivi hanno fascino, si ricordano, è però fondamentale, già dal giorno successivo, pensare ai prossimi obiettivi”. Insomma, chi non ha fame non fa per la Juve. Assist perfetto a Conte. Ma la squadra, numeri alla mano, in questo scorcio di stagione non sembra aver bisogno di particolari stimoli. Solo la Roma segna più della Juventus in Italia (39 centri a 33). Nessuno, però, difende come la banda Conte. La differenza reti in campionato la dice lunga: +23 per i campioni d’Italia; +15 per il Napoli; poi a +12 Inter e Roma. Squadra equilibrata, organizzata, solida, ancora affamata. E lo fa grazie soprattutto a una difesa di ferro. Barzagli, Bonucci e Chiellini. Intoccabili se stanno bene. Davvero importante la tenuta del reparto arretrato dopo la batosta interna contro l’Inter. Da allora, la banda Conte ha infatti subito una sola rete su azione, a Pescara, in una partita comunque vinta 6-1. L’altro gol incassato è il rigore (oltretutto inesistente) trasformato da Robinho in Milan-Juve 1-0 (c’era Caceres per Chiellini). Per il resto, solo normale amministrazione. Nell’ordine, 4-0 al Nordsjaelland, 0-0 con la Lazio, lo spettacolare 3-0 rifilato al Chelsea, stesso punteggio contro il Torino, la vittoria di Donetsk e il successo di Palermo. Una striscia che ha permesso alla Juventus di chiudere in testa il proprio girone di Champions League e di portare a quattro punti il vantaggio sulla seconda in campionato. Difesa a parte, continua poi la tendenza bianconera a risolvere le partite soprattutto con i protagonisti della linea a cinque di metà campo. Manca il top player, per ora basta la mano di Conte.

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