Il presidente dell’AIA non crede che la tecnologia basti a eliminare ogni errore arbitrale
Intervistato a Sky TG24, Giampiero Nicchi, presidente degli arbitri italiani è tornato sull’uso della tecnologia in campo, ecco le sue parole: “La tecnologia totale nel calcio non arriverà mai, con il modo di ragionare che c’è a livello internazionale. Se poi si vuole insistere sul ‘ gol non gol’, si faccia pure, ma questo non risolverebbe i problemi. All’arbitro di area, invece, da quando c’è, non è mai sfuggito un gol non gol. Con l’avvento degli arbitri di area il problema è stato risolto al 90%, si può arrivare al 98%. È questo l’arbitraggio del futuro, che fa anche da deterrente, prima c’ era un calcio più statico e lento, oggi più veloce e con maggiore contatto fisico. Il nostro calcio sta diventando violento, tra A e B si passa da 100 a 200 ammoniti e da tre a dieci espulsi ogni domenica. È possibile che le proprietà che pagano i giocatori e gli allenatori, che poi ne debbono fare a meno per uno, due o tre giornate, non dicano niente? Oggi tutto è permesso ed è preoccupante. Quando ero ragazzo mi ricordo che i dirigenti dicevano ai giocatori state attenti a non farvi ammonire.”.