CHAMPIONS. JUVENTUS regina

IL TEMPO – I bianconeri battono lo Shakhtar e chiudono in testa al girone. L’autorete che risolve il match viziata dall’offside di Lichtsteiner…

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA – (S. Pierietti) – La Juve torna tra le grandi d’Europa. L’ingresso agli ottavi di finale è regale: primo posto nel girone. I bianconeri vincono a Donetsk, fanno scivolare lo Shakhtar al secondo posto e condannano il Chelsea all’Europa League. La squadra di Conte – ieri per l’ultima volta in tribuna – si impone con merito: decide un’autorete di Kucher, ma poco importa. La squadra italiana ha giocato con personalità, mettendo in campo cuore e determinazione. L’unica nota stonata è l’ammonizione che Chiellini rimedia nel finale: diffidato, salterà per squalifica l’andata degli ottavi. L’avvio è morbido, le due squadre non hanno alcun motivo di forzare la mano; lo Shakhtar – primo nel girone – ha tutto l’interesse a mantenere tale posizione, e il risultato di parità offre totali garanzie, le stesse che avrebbero i bianconeri ai quali servirebbe un solo punto per ottenere la qualificazione aritmetica. L’unico a fare sul serio è l’arbitro Eriksson, che dopo otto minuti ammonisce Vidal per una trattenuta veniale su Willian. Il ritmo è blando. Ma al 16’ Pirlo rifila una manata involontaria a Mkhitaryan, la Juve continua ad attaccare senza mettere la palla fuori. È l’episodio che accende le polveri: finalmente le due squadre abbandonano gli indugi e iniziano a giocare. Al 20’ una punizione di Pirlo mette Chiellini nelle condizioni di colpire di testa in area avversaria: Fernandinho intercetta con un braccio, l’arbitro lascia correre. Rigore colossale negato alla Juventus. Ora i bianconeri tengono il campo con padronanza, impongono la manovra, giocano con personalità. Lo Shakhtar accetta la sfida, non resta a guardare. Al 29’ Vucinic conquista un pallone sulla trequarti e serve Giovinco che – da buona posizione – strozza il sinistro fallendo un’occasione clamorosa. Poi ci provano Vidal e Pirlo, senza mai impensierire il portiere avversario. Adesso lo spettacolo è apprezzabile, Giovinco cerca la soluzione personale ignorando Pogba: altro errore pesante. In avvio di ripresa lo Shakhtar sfiora il vantaggio con Alex Teixeira che riprende una maldestra respinta di Buffon e calcia a rete fallendo il bersaglio di un soffio. Dall’altra parte è Pirlo a dare l’illusione del gol con un sinistro che mette i brividi a Pyatov. Al 53’ Mkhitaryan non trova la porta con un diagonale velenoso. Al 55’ la Juve passa: Vucinic lavora ottimamente un pallone servendo Lichtsteiner in fuorigioco, il difensore elvetico mette in mezzo e Kucher – per anticipare Giovinco – mette alle spalle del proprio portiere. La Juve gioca sul velluto, lo Shakhtar cerca di intensificare il ritmo nel tentativo di recuperare risultato e primato. Al 65’ Ilsinho quasi riesce nell’intento, colpendo il palo dopo una mezza dormita difensiva della Juve. Sessanta secondi dopo, Giovinco si divora la palla del due a zero dopo un ottimo servizio di Vucinic, a sua volta innescato da Vidal. La formazione ucraina spinge: Bonucci, Barzagli e Chiellini dominano su ogni pallone, e blindano il fortino bianconero. Vince una grande Juve.

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