CHAMPIONS. CHELSEA: 6 gol, un addio. È eliminazione record

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Benitez si sblocca, travolto il Nordsjaelland, Torres ne fa 2. Ma per la prima volta la detentrice del trofeo esce nei gironi…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (L. Calamai) – Il Chelsea esce dalla Champions con un’inutile goleada. Ci sono i soliti fischi per Benitez ma, soprattutto, c’è grande tristezza. Per la prima volta la squadra vincitrice del torneo esce nel girone eliminatorio. Il marchio del fallimentoAbramovich è pronto a una nuova rivoluzione. Già a Natale se Rafa non vincerà il Mondiale per club o a fine stagione. Arriveranno un nuovo tecnico e nuovi campioni perché il Chelsea ha voglia di rilanciare subito la sfida alle grandi del calcio europeo. Ci sarà da spendere molto ma dalle parti di Stamford Bridge i soldi non sono mai mancati. Nel nuovo ciclo non ci sarà spazio per Lampard e forse anche per Torres. Campioni in fase calante. L’ultimo atto di Champions scivola via in un clima surreale. Tutti guardano al risultato di Shakhtar-Juve. Sognando un possibile miracolo. La banda Benitez si accorge di essere in campo dopo trenta minuti del primo tempo quando il mediocre arbitro Nijhuis concede un rigore ai danesi per un fallo di mano di Cahill al limite dell’area. Cech si oppone da campione alla conclusione di capitan Stokholm. Da quel momento non c’è più gara. Prima dell’intervallo il Chelsea sbaglia un rigore con Hazard, ne trasforma un altro (quanto mai dubbio) con David Luiz e regala finalmente un sorriso a Torres che scaraventa un pallone in rete. El Niño si batte con grande generosità rivitalizzato dalla presenza in panchina di Benitez, un allenatore-amico. Ma non è più il vero Torres, il killer dell’area di rigore. Chiusa la partita resta da far passare il secondo tempo. I tifosi intonano in continuazione il coro: ‘Vai Shakhtar’. Ci credono ancora. O almeno fanno finta di crederci. E, intanto, commentano con un moto di stizza l’errore di Ivanovic che permette a John di realizzare il primo gol in trasferta nel girone di Champions del Nordsjaelland e festeggiano composti le reti di Cahill (di testa), di Torres (di rapina) e di Mata (tocco ravvicinato). Ma quando arriva il gol della Juve per qualche minuto scende il silenzio. Storia chiusa, almeno per quanto concerne la qualificazione alla Champions. Il Chelsea deve accontentarsi del ‘premio di consolazione’ dell’Europa League, ai rivali del Manchester City non è toccato neppure questo. Ma sugli spalti di Stamford Bridge c’è tempo per un coro dedicato a Di Matteo, l’allenatore che è ancora nel cuore dei tifosi. Il Chelsea ferito affonda senza pietà. Segna Oscar, appena entrato, chiudendo un perfetto contropiede. Il Nordsjaelland fatica a uscire dalla propria area di rigore. Tocca a Benitez alzarsi dalla panchina per chiedere alla sua squadra di alzare il piede dall’acceleratore. Finisce 6 a 1 e può bastare. Una goleada senza sorrisi.

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