CURIOSITA’. Oggi in edicola il libro su Roberto Mancini. “This is Football”

Da Jesi al trono d’Inghilterra. All’interno la prefazione del tecnico del Manchester City

(getty images)

 

Roberto Mancini – This is football‘, e’ il libro, da oggi in edicola, sul tecnico del Manchester City. Da Jesi al trono d’Inghilterra passando, di trofeo in trofeo, per le panchine di Fiorentina, Lazio, Inter, fino all’approdo in Premier League con il Manchester City che, con lui, torna a vincere il titolo inglese dopo 44 anni di digiuno. Il libro scritto da Alberto Dalla Palma e Paolo Franci, per Aliberti editore, racconta la storia di uno dei piu’ quotati allenatori del mondo, con la prefazione dello stesso Mancini.

La storia inizia dall’ultima incredibile partita contro il Queens Park Ranger: City sotto 2 a 1 e titolo ai ‘nemici’ dello United, prima dell’incredibile rimonta costruita nei minuti di recupero. I due giornalisti-autori, ricostruiscono la carriera da allenatore di Mancini, svelano aneddoti e retroscena inediti, come quello del ‘rapimento’ dello sceicco Mansour, che invia i suoi uomini con un jet privato in Italia per portarlo a Manchester, nascondendolo in una villa in un bosco in attesa dell’ufficializzazione dell’ingaggio. O, ancora, la vera storia del “vaffa” a sir Alex Ferguson durante il derby, con i particolari inediti, i retroscena e il motivo di quella reazione del tecnico di Jesi. E poi il profondo rapporto con Moratti, l’era Cragnotti, il rapporto con Mario Balotelli, Tevez, Ibra, Materazzi e quei giocatori con i quali ha vinto coppe e scudetti. Fino al sogno di ogni allenatore italiano: la panchina della nazionale, forse un giorno. Nella seconda parte del libro, una vera e propria ‘chicca’: la tesi con la quale Mancini si e’ laureato allenatore di calcio nel 2001 sul ruolo del fantasista, con schemi e tabelle originali.

“Mentre io iniziavo la stagione con il City, Alberto e Paolo scavavano nella memoria e ricostruivano la mia carriera, ricomponendo il frutto di qualche chiacchierata, riportando alla memoria messaggi e contatti di vario genere, tra qualche risata e momenti meno felici. I due infingardi -scrive Mancini nella prefazione del libro- perche’ di questo si tratta, hanno composto il loro affresco pian piano e quando mi sono ritrovato tra le mani queste pagine mi sono anche stupito: ma come hanno fatto a ricordare certi episodi dei quali io, che li ho vissuti, rammento poco o nulla?”. Il libro contiene un inserto fotografico con immagini inedite.

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