TOMMASI SUL CASO SNEIJDER – “ll fatto che Sneijder si alleni tutti i giorni con la squadra e parli con il mister dimostra che non rientra nei casi di mobbing. L’Inter sta facendo delle valutazioni, alcune dichiarazioni sono state un pò ambigue ma credo che tutto rientrerà. Credo la situazione si risolverà a breve conoscendo la società e la situazione del giocatore”, queste le parole del presidente dell’AIC Damiano TOMMASI ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ circa il “caso SNEIJDER” esploso recentemente in casa INTER. Tommasi ha aggiunto: “Credo che questa vicenda stia facendo rumore per le dichiarazioni che sono state fatte. Non è la prima volta che un giocatore resta fuori per scelta tecnica. Credo sia dovere del calciatore comportarsi da professionista, e lui lo sta facendo. È giusto che venga valutato per decisioni che siano tecniche. Fare una colpa al calciatore di un contratto sottoscritto è eccessivo. Un accordo si fa in due e con la volontà di due, farne una colpa a una delle due parti non è giusto. Sneijder ha un contratto per altri tre anni e lo ha firmato non più tardi di due anni fa”.
TOMMASI ha inoltre commentato la presa di posizione espressa dal Sindacato mondiale dei calciatori professionisti: “Sull’intervento c’è da fare un discorso. Il sindacato ha denunciato la realtà di altri paesi europei dove effettivamente le pressioni esterne, anche molto gravi, ci sono per rescindere i contratti e abbiamo avuto questi casi anche in Italia in categorie inferiori. L’anno scorso, quando abbiamo fatto slittare l’inizio del campionato volevamo difendere il diritto dei giocatori ad allenarsi con la squadra. Qualcuno, però, utilizza il far allenare i calciatori a parte, o da soli, per forzare una cessione o la ridiscussione di un contratto”.