LA GAZZETTA DELLO SPORT – Doppietta dell’attaccante e stupendo gioiello di Boateng che poi si fa espellere. Il Catania, in 10 per un tempo, non regge…
RASSEGNA STAMPA – (A. Cerruti) – Ancora El Shaarawy, ancora Milan. Tre gol al Catania con doppietta del Faraone e terza vittoria consecutiva, Champions compresa. Dopo il rigore farlocco che aveva spianato la strada al meritato successo sulla Juventus, ecco il gol in fuorigioco di El Shaarawy all’inizio della ripresa, per pareggiare quello del vantaggio del Catania, firmato da Legrottaglie. Ma soprattutto, 4′ prima di questo errore arbitrale, ecco il regalo di Barrientos, che, già ammonito, si fa espellere per un calcio gratuito a Nocerino. Con un uomo in più spunta improvvisamente un altro Milan, che dilaga e merita di vincere 3-1, con il raddoppio di Boateng, il terzo gioiello offerto da quel campioncino di El Shaarawy, più che mai capocannoniere a quota 12, e altre occasioni sprecate, compreso il palo di Emanuelson. Battuto e scavalcato in classifica dal Milan, il Catania incassa la seconda sconfitta in casa dopo quella tra le polemiche con la Juventus, con il secondo 1-3 consecutivo. Senza gli squalificati Spolli e Gomez, gli infortunati Izco e Biagianti, Maran è costretto a schierare per la prima volta come titolare il ghanese Salifu, sulla destra del centrocampo a tre completato da Lodi e Almiron, senza rinunciare al consueto 4-3-3 in cui Rolin affianca al centro della difesa Legrottaglie tra Alvarez e Marchese. Ma anche in emergenza il Catania si conferma una squadra organizzata e veloce, pronta a ripiegarsi in 4-5-1 in fase difensiva, quando i due esterni d’attacco Barrientos e Castro arretrano sulla linea dei centrocampisti, lasciando da solo il rientrante e deludente Bergessio. Il gol del vantaggio arriva dopo 11′ su calcio d’angolo battuto da Lodi, con il prepotente stacco di testa di Legrottaglie. Ma proprio quando ci si attende la reazione del Milan, si capisce che il Catania ha le idee più chiare. Incapace di impensierire Andujar, dopo il tiro iniziale senza pretese di Boateng, il Milan sembra svuotato d’energie. Acerbi fa abbondantemente rimpiangere lo squalificato Yepes, ma al festival degli errori e delle omissioni partecipano anche Nocerino in mezzo al campo e Robinho in attacco, mentre i due ragazzi del ’92 De Sciglio ed El Shaarawy confermano di essere le note più liete di questo nuovo Milan. Con simili premesse è difficile immaginare un’inversione di tendenza nella ripresa e invece improvvisamente, dopo appena 4′, cambia tutto. Barrientos, già ammonito nel primo tempo per simulazione, dà un calcio a Nocerino che potrebbe meritare un rosso diretto, ma il risultato è lo stesso perché il cartellino giallo vale l’espulsione. E con un uomo in meno il Catania cede di schianto, come se presagisse la sconfitta, anche se il gol che rimette in corsa il Milan è viziato dalla posizione di fuorigioco di El Shaarawy, comunque pronto a deviare in rete un pallone toccato da Robinho sul cross di Boateng. Sono passati appena 4′ tra il suicidio di Barrientos e il pareggio, ma ne passano ancora meno, soltanto 3′, prima del gol del sorpasso, stavolta regolarissimo, di Boateng che trova il varco giusto da fuori area per infilare il pallone del 2-1. I tifosi in tribuna, che non hanno dimenticato il regalo alla Juventus, se la prendono con Galliani, costretto a uscire in anticipo scortato dalle guardie del corpo, mentre in campo ormai non c’è più partita. Il Milan, però, sciupa incredibilmente tutte le occasioni per mettere al sicuro il risultato, con El Shaarawy, Robinho ed Emanuelson, subentrato all’acciaccato Montolivo, che colpisce il palo. Allegri si arrabbia temendo il pareggio-beffa del Catania, ma a tempo scaduto quando anche il Milan è in dieci dopo l’espulsione di Boateng per un fallaccio su Castro, ci pensa El Shaarawy a firmare il suo classico gol da sinistra con una pennellata da campione.