LA GAZZETTA DELLO SPORT – Branca invita l’olandese ad ascoltare le idee del club sul contratto: nessuna risposta. Diplomazie al lavoro
Wes Sneijder e Andrea Stramaccioni ieri hanno parlato a lungo a fine allenamento. E non è un fatto da poco. In questa fase delicatissima, con l’ombra dell’accusa di mobbing del sindacato mondiale dei calciatori, ogni passaggio è importante. La normalità è oscurata dagli ultimi clamori. Così anche la quotidianità di Appiano Gentile viene amplificata. Come riporta la Gazzetta dello Sport pure ieri, l’olandese s’è allenato a tempo pieno con i compagni, giocando le successive mini-partitelle. Routine, si dirà. Ma è un indizio che fa capire come all’Inter si siano attrezzati per affrontare questa vicenda ben all’interno delle norme. Certo, resta la scelta tecnica di non utilizzarlo esplicitata sabato scorso da Stramaccioni con il supporto del d.t. Marco Branca. E il passo di escludere Wes dai convocati è chiaramente legato alla mancanza di comunicazione con il giocatore e il suo entourage. Da quest’estate il club nerazzurro sta provando ad aprire il dialogo sul contratto in scadenza nel 2015. In quest’ottica Branca s’è adoperato per trovare la maniera giusta per affrontare la questione, ma è sempre stato respinto. Prima i contatti con Wes, poi un incontro con Lerby, il suo agente danese. Nulla da fare. Non s’è mai neanche parlato di cifre. E quest’indisponibilità a priori ha indotto il club a scegliere la strada della «pausa di riflessione tecnica».