LA GAZZETTA DELLO SPORT – La Fiorentina 2005-10 e quella di oggi si «sfidano» Antognoni: «Il c.t. un grande, ora tutto è possibile»
La Gazzetta dello Sport mette a confronto la prima Fiorentina di Prandelli, del 2005/06, e questa di Montella. Ecco i passaggi più interessanti dell’articolo a firma Luca Calamai:
Cesare aveva il Toni vero. Quello che, con la maglia viola, vinse la Scarpa d’oro. E accanto a Lucagol c’era Mutu, a quei tempi un potenziale Pallone d’oro. Vincenzo ai primi di agosto si è ritrovato Borja Valero, Pizarro e Aquilani e ha subito pensato di trasformare la Fiorentina in un piccolo-Barcellona. Palla a terra e via andare. E se non c’è Messi pazienza: c’è una cooperativa del gol, con la qualità di gioco garantita dai cervelli in mezzo al campo. Diverse ma ugualmente forti, hanno fatto innamorare Firenze. Due grandi squadre. La più forte? Scegliamo quella di Montella per quattro motivi: 1) perché è figlia di un progetto tattico che sta diventando un modello di riferimento in Serie A; 2) perché non ha uno o due campioni che cannibalizzano il gioco ma 6-7 elementi che fanno la differenza; 3) perché Jo-Jo e Cuadrado hanno ancora margini; 4) perché a gennaio la famiglia Della Valle garantirà innesti importanti.
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