L’a.d. bianconero: “Le polemiche? Se c’è rispetto sono piacevoli”
L’amministratore e delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, è intervenuto in diretta a SkyTg24. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
SULLE DICHIARAZIONI DI PETRUCCI: “Diciamo che da sempre, dal punto di vista societario, ci sono stati e ci saranno buoni rapporti tra il Milan e la Juventus. Chiaramente una cosa diversa è la competitività sul campo. E’ evidente che poi sul campo entrambe vogliono vincere, ma ci sono degli obiettivi comuni, obiettivi di politica sportiva, che ci portano assieme ad identificare una strategia vincente”.
POLEMICHE CON INTER E FIORENTINA: “Io direi che queste dinamiche dialettiche facciano parte della storia del calcio. Se i contenuti sono di rispetto, sono anche cose piacevoli sotto un certo punto di vista. Tutto sommato nessuno è trasceso. Noi cerchiamo di rivendicare i nostri diritti, loro altrettanto, quindi è un fair play che forse, come definizione è esagerato, perchè al di là di schermaglie dialettiche, ma che da sempre si sono registrate nel mondo del calcio, non si è andati”.
ESEMPIO JUVE MA ADESSO?: “L’analisi va un po’ allargata, partendo dal campionato scorso, un campionato che comunque noi abbiamo condotto con grande caparbietà, per risultare poi al termine dello stesso vincenti. Quindi da lì abbiamo continuato una scia positiva, nel senso che ancora oggi siamo in testa alla classifica. E’ chiaro che abbiamo degli avversari agguerriti perchè non possiamo non riconoscere il valore delle squadre che ci affiancano, che sono sotto di noi in classifica. Sono squadre ben attrezzate, come lo siamo noi, quindi è chiaro che il discorso Scudetto è molto aperto”.
L’ANTI – JUVENTUS?: “Non so se si deve parlare di anti-Juventus: il Napoli, che in questo momento è secondo in classifica, è una squadra che dobbiamo considerare molto ben attrezzata, una squadra costruita nel tempo, con investimenti anche mirati, con un allenatore che è lì da qualche anno, e che ha e deve avere un ruolo da protagonista, perchè evidentemente anche qua c’è il blasone di una società, c’è una storia, c’è una strategia che ha messo a disposizione dell’allenatore dei giocatori importanti e quindi io credo che il Napoli abbia il diritto di essere considerata una pretendente al titolo”.
GEGIC E IL CALCIOSCOMMESSE – «Conte ha già patito tantissimo l’essere rimasto coinvolto in una vicenda che non ha nulla a che fare con la sua morale, col suo modo di essere allenatore e professionista. Un conto è parlare di Calcioscommesse, un altro parlare di Conte condannato per omessa denuncia riconducibile solo alle dichiarazioni di un pentito. Omessa denuncia che, se tradotta in un contesto dialettico, vuol dire che poteva non sapere che eventualmente i giocatori si erano accordati con quelli della squadra avversaria: è una situazione kafkiana. Il mondo del calcio si è contraddistinto con situazioni più clamorose di quella di Conte, lui ha pagato con una condanna in un procedimento in cui la difesa non ha avuto un ruolo principale e in cui ci si è dovuti sottomettere alle dichiarazioni fatte da un presunto pentito. Carobbio? Questa giustizia deve essere rivista e riformata, va dato il giusto spazio per difendersi da attacchi pretestuosi come quelli di questo ex calciatore».