LA REPUBBLICA – Un mese a Natale, un mese per capire quanto vale la Fiorentina
A volte le cose capitano, anche se non te le aspetti. In estate nessuno immaginava una Fiorentina al terzo posto. Soprattutto nessuno pensava che dopo l’orrore tecnico e tattico degli ultimi due anni la squadra viola trovasse una sua idea di calcio così entusiasmante. «Il miglior calcio d’Italia» dicono in tanti. E già si parla di scudetto. Il calcio è fatto così, non ci sono mezze misure. Ma va detto che la squadra di Montella ha fatto tutto talmente in fretta che adesso nessuno sa bene dove può arrivare. Di certo è una delle sorprese del campionato. Una bella squadra.
«A Natale parleremo di obiettivi» ha detto più o meno Andrea Della Valle dopo la vittoria contro l’Atalanta. Manca un mese. Un mese esatto. Cinque partite per il primo bilancio dell’era Montella. Che ammette: «Si sta bene in questa posizione di classifica». E poi: «Finora il cammino è stato più o meno veloce e non so se sarà difficile rimanere dove siamo». Insomma, anche lui aspetta delle risposte dalla sua squadra. Tante cose la Fiorentina le ha già dette, manca da capire dove può realmente arrivare. Forse anche Natale è un po’ presto per valutare, ma la sosta è da sempre tempo di bilanci. E poi, diciamolo, il calendario non è poi così male. Andando un po’ più in là del banale e ovvio «non esistono le partite facili» nel prossimo mese la squadra viola ha davanti l’occasione per fare un altro scatto in avanti e dare alla sua classifica la solidità che ancora manca. Cinque partite per definire le ambizioni della Fiorentina. Due partite in casa e tre in trasferta, a cominciare da quella di oggi contro il Torino. Montella è reduce da cinque vittorie consecutive e può allungare ancora la striscia. Occhio a Bianchi, giocatore che piaceva anche a Pradè. E occhio, soprattutto, alla mentalità di Ventura. Ma la Fiorentina ha un piccolo vantaggio da sfruttare, il Toro potrebbe avere già la testa al derby con la Juve e quindi mollare un po’, anche se Santana e Cerci, ex non troppo contenti, faranno di tutto per rovinare la festa a Toni & Co.
Decisamente più abbordabili i due impegni casalinghi, prima contro la Samp e poi con il Siena. Ci sono i numeri a dare una mano: finora la Fiorentina al Franchi non ha mai perso e ha pareggiato una sola volta, contro la Juventus. In casa la squadra di Montella sembra irresistibile e se mantiene questo ritmo sarà dura portare via punti da qui. La partita più complicata di questo piccolo ciclo che arriva a Natale è senza dubbio la sfida dell’Olimpico contro la Roma di Zeman. I giallorossi se sono in serata possono mettere in difficoltà i viola. Ma anche la Fiorentina, con il suo gioco e la sua velocità, può far saltare gli equilibri della Roma. Sfida aperta, insomma, che arriva proprio a metà strada. Però se la Fiorentina vuole tenere un passo da alta classifica deve fare punti anche fuori casa. Più di quanto ha fatto finora. Chiude il tour la partita con il Palermo. Ancora una trasferta. I problemi del club di Zamparini permettono un approccio senza troppa ansia, ma è bene non rilassarsi troppo perché c’è comunque il rischio di sbattere la testa. C’è comunque un aspetto importante nella nuova Fiorentina, e lo ha sottolineato ieri Montella. «La squadra ha iniziato a capire come e quando cambiare atteggiamento in campo. È una risorsa che iniziamo a sfruttare». Una risorsa che sarà utilissima in queste prossime cinque partite, quelle che serviranno a Della Valle, ma anche a Montella, per capire dove può davvero arrivare la Fiorentina. E per decidere la strategia di mercato da tenere a gennaio. I soldi ci sono.
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