VERGOGNA NELLA CAPITALE. Assalto e polemiche. Raid antisemita? Abete e il prefetto sono in disaccordo

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il numero 1 Figc parla di matrice razzista, “cani sciolti delle curve romane” per gli inquirenti…

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA – (A. Catapano, D. Stoppini) – L’agguato del pub Drunken Ship ai tifosi del Tottenham avrebbe origini diverse, ‘limitate’ alla violenza calcistica: un’azione messa in piedi da due ‘cani sciolti’ della Roma, che avrebbero coinvolto colleghi della Lazio e sfruttato l’infiltrazione di fan di West Ham e Leeds, senza l’imprimatur dei personaggi di riferimento delle tifoserie romane. “Tenderei ad escludere la matrice antisemita — ha detto il Prefetto di Roma Pecoraro —, mentre non si può fare lo stesso per i motivi calcistici. Le tifoserie di Roma e Lazio spesso si uniscono. Le vittime? Probabilmente non facevano parte della tifoseria organizzata del Tottenham, ma erano a Roma per la partita”. Ha invece altre certezze il Presidente Figc, Abete, che ha inviato alla federcalcio inglese una lettera di scuse: “Ancora una volta — ha scritto al collega Bernsteinil calcio è stato l’occasione per dare sfogo alla follia razzista e antisemita, dato che è stato indiscutibilmente questo il movente”. Vallo a dire a Pecoraro, entrato in polemica con Pacifici, Presidente della comunità ebraica della Capitale. “Roma come Tel Aviv? Non accetto provocazioni. Non vedo razzi lanciati sulla città. E quello che facciamo per la comunità ebraica non lo fa nessun altro”. Pacifici ha replicato: “Confermo, Tel Aviv non è più pericolosa di Roma. Guai a confondere il raid con un’azione di tifosi”.Per ora il pm Stefano Pesci non contesta il reato di razzismo agli arrestati, Francesco Ianari e Mauro Pinnelli, che sono nel carcere di Regina Coeli e domani mattina saranno interrogati dal gip Antonella Capri. L’avvocato del primo, Lorenzo Contucci, ha dichiarato: “La storia ci dice che quando arrivano tifosi inglesi a Roma succede sempre qualcosa. Quelli di Campo de’ Fiori potevano essere anche dell’Arsenal, non sarebbe cambiato nulla”. Molto più semplicemente — è l’ipotesi investigativa — nel mirino sarebbero finiti quelli del Tottenham, ‘trofeo’ da esibire a futura memoria. Con la partecipazione di alcuni colleghi del West Ham, sui quali non può essere sottovalutato un aspetto: domani a Londra c’è il derby Tottenham-West Ham. Coi tifosi degli Spurs in fibrillazione, come racconta un retroscena: due sere fa, all’Olimpico, la polizia ha effettuato due cariche nei confronti degli inglesi, che avrebbero voluto vendicarsi prontamente dei fatti di Campo de’ Fiori attaccando i lazialiIanari e Pinnelli, in ogni caso, hanno già ammesso di aver partecipato all’agguato. I due avrebbero però specificato di aver ‘solo’ risposto all’aggressione. A inchiodarli ci sarebbero i tabulati telefonici e le immagini di alcune telecamere. I filmati delle zone limitrofe a Campo de’ Fiori, oltre agli sms scambiati per organizzarsi, sono al vaglio degli inquirenti, che ieri avrebbero riconosciuto tifosi laziali già noti alle forze dell’ordine. A breve, perciò, potrebbero scattare nuovi arresti. Non che la cosa interessi più di tanto i gruppi leader delle due tifoserie (anzi piuttosto infastiditi da tutto questo trambusto), dei quali i due arrestati e gli altri partecipanti al raid non farebbero parte. Piuttosto l’agguato, secondo gli inquirenti, sarebbe proprio una conseguenza del vuoto di potere che si è venuto a creare nella curva romanista: situazione pericolosa che lascia spazio a iniziative incontrollabili e incontrollate come l’agguato al Drunken Ship. Agguato stigmatizzato anche da Blatter, numero uno della Fifa, che ha twittato: “Sono angosciato. I tifosi dovrebbero poter seguire la propria squadra senza finire in ospedale”.

 

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