LA GAZZETTA DELLO SPORT – Si è inserito subito, risolvendo il problema su quella fascia. Garantisce corsa, assist e gol: è lui la spina nel fianco del Milan…
RASSEGNA STAMPA – (G.B. Olivero) – Asamoah ha azzerato i tempi di inserimento. Il ghanese ha conquistato tutti perché ha sempre il sorriso pronto e i modi gentili. In effetti alla Juve gli hanno fatto capire in fretta come girava il vento: avrebbe voluto la maglia numero 20 (quella di Padoin) e si è dovuto accontentare della 22, pensava di giocare da interno di centrocampo ed è stato schierato sempre da esterno. Allora Asa si è concentrato su quello che sa fare (benissimo) da una vita: correre e aiutare i compagni. L’anno scorso la Juve pendeva chiaramente a destra: su quella corsia Lichtsteiner aveva costruito gol e assist importanti grazie all’intesa con Pirlo. A sinistra, invece, i bianconeri spingevano di meno a prescindere che ci fosse un terzino-marcatore (Chiellini), un esterno con buona gamba (De Ceglie) o un’ala riadattata (Pepe, Giaccherini). L’arrivo di Asamoah ha consentito a Conte di raddrizzare il campo. Finora il bilancio stagionale di Asa è invidiabile: 18 presenze (di cui 14 da titolare) su 19 gare, 3 gol, 5 assist . A proposito degli assist, Asamoah è il primatista stagionale della Juve insieme a Pirlo. Dietro di loro c’è Vidal a quota 4. In estate c’era qualche timore sull’adattabilità di Asa sulla fascia, ma il giocatore ci ha messo molto poco a inserirsi nei meccanismi di Conte e a diventare determinante. E da quando c’è lui il 3-5-2 è diventato ancora più offensivo al punto da trasformarsi in fase di possesso palla e di massima intensità quasi in un 3-3-4 con Lichtsteiner e il ghanese più alti rispetto ai tre centrocampisti centrali. E così a inizio 2013 sarà molto pesante l’indisponibilità di Asa, che giocherà la Coppa d’Africa con il Ghana dal 19 gennaio al 10 febbraio.